Un caso ancora aperto.
Chiede serenità Marco Albani, il giovane padre nocerino al centro di un vero e proprio conflitto giudiziario con la ex moglie per vedere affermato il suo diritto genitoriale.
Ma ciò che ora chiede a gran voce è che venga fugato ogni suo legittimo dubbio circa l’eventuale conflitto d’interesse venutosi a creare al Comune di Castel San Giorgio, comune di residenza della ex moglie e luogo dove si svolgono gli incontri assistiti con il suo piccolo di soli 3 anni.
Fin qui nulla da eccepire se non per il fatto che il legale della ex moglie sia proprio la sindaca di Castel San Giorgio, l’avvocatessa Paola Lanzara e che sia stato proprio il marito di quest’ultima, il medico Giuseppe Coppola, a certificare un malanno del suo piccolino con una prognosi di ben 10 giorni.
Dieci interminabili e lunghi giorni durante i quali Marco Albani non ha potuto vedere il suo bambino.
Ma a far salire la tensione tra le parti è stato l’atteggiamento dei servizi sociali del Comune ed in particolare del funzionario Rocco Cataldo che ha opposto diniego alla richiesta di Marco Albani di festeggiare i 3 anni di suo figlio con una piccola festicciola alla quale avrebbero partecipato oltre al padre , i nonni paterni, gli zii e i cuginetti.
In una prima nota il funzionario comunicava che in via del tutto eccezionale al compleanno potevano essere presenti solo i nonni paterni, nel verbale dei vigili urbani mandati dal funzionario nei locali comunali mentre si svolgeva la festicciola, si legge che un fantomatico giudice tutelare aveva autorizzato la presenza di massimo 3 persone oltre al padre.
Dato certo è che il papà nocerino è riuscito a festeggiare il suo bambino con nonni, zii e cuginetti, certo di non aver commesso alcun reato.
Intanto però la questione rischia di diventare anche terreno di scontro politico proprio per via del presunto conflitto di interessi.
L.T.