Roccapiemonte: dopo il fango, si teme per la caduta massi

Avviati i controlli.

Una nuova e seria minaccia incombe sulla cittadina Rocchese che negli ultimi mesi è stata messa duramente alla prova ed a più riprese da emergenza incendi, carenza d’acqua e alluvioni.

Da ieri sera le preoccupazioni sono tutte concentrate su alcuni massi rocciosi che potrebbero staccarsi dal Monte Caruso. A dare l’allarme, nel tardo pomeriggio di ieri, i residenti della fascia pedemontana che costeggia la provinciale n.4.

Un forte e ripetuto boato è stato avvertito alle 17.30 circa provenire dal costone roccioso che sovrasta l’Eremo di Santa Maria di Loreto. Immediatamente è scattata la macchina della sicurezza. Il sindaco Carmine Pagano ha prontamente allertato la sala operativa regionale, la Prefettura, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri ed il Centro nazionale alpino e Speleologico.

Il responsabile del Canas Girolamo Galasso insieme ad altro suo collaboratore immediatamente hanno raggiunto il comune di Roccapiemonte ed insieme ai volontari del Nucleo di Protezione civile guidato dal Maresciallo Nicola Pagano hanno eseguito un sopralluogo nella zona interessata rilevando la presenza di grossi massi.
Fortunatamente le masse rocciose risultano lontane e dall’Eremo e dalle abitazioni sottostanti, tuttavia dalle prime luci dell’alba sono in atto controlli specifici per verificare lo stato dei luoghi e per assicurare sicurezza e tranquillità ai cittadini, allarmati da questa ennesima emergenza.

Luisa Trezza

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