Polveri sottili, Stile: “Protocollo vuoto, i 35 giorni non bastano”

Si segua l’esempio di Piemonte e Lombardia.

Nocera Inferiore ha superato ad ottobre i livelli di guardia delle polveri sottili, 35 giorni il limite. Ma il protocollo regionale, secondo il consigliere comunale di maggioranza Vincenzo Stile (Pd), medico, andrebbe rivisto in senso più restrittivo. Stile scrive: “Le polveri sottili: vuoto di protocollo, i 35 giorni di superamento non bastano a garantire la salute dei cittadini. Bisogna porvi rimedio al più presto, con un protocollo che prenda in considerazione i superamenti di 7 giorni consecutivi e non dei 35 sparsi nel corso dell’anno, come è in parecchie altre zone di Italia. Bisogna lavorare per questo da ora anche da noi. Mi spiego: la legge dice che le misure debbono scattare dopo il 35° giorno di superamento della soglia di 50 mcgr/mq. questa è la norma attualmente vigente. Appare chiara l’insufficienza di questa misura, perchè i 35 giorni nel corso dell’anno che non devono essere per forza consecutivi e quindi possono anche essere sparsi oppure consecutivi e concentrati in un periodo particolare. E’ ovvio che tale norma così com’è ha solo un valore statistico e per la programmazione di interventi strutturali a lungo termine ma non è adeguata se si vuole salvaguardare la salute dei cittadini”.

Il medico nocerino illustra il protocollo adottato in Piemonte e in Lombardia, basato su sette giorni consecutivi e su due livelli di superamento: “Nelle Regioni del Nord, come Piemonte e Lombardia, si sono stabiliti protocolli a breve termine per rispondere meglio ad esigenze di salute pubblica con immediatezza e reattività. Urge anche da noi l’adozione di un protocollo basato sulle misurazioni a breve termine, nell’ambito dei 7 giorni e che distingua tra i diversi gradi si superamento, ad esempio misure diverse per il superamento dei 50 e il superamento dei 70 mcg/mq. In Lombardia e Piemonte se tali misure sono superate per più di sette giorni, le giunte comunali sono obbligate a riunirsi il giorno successivo, cioè l’ottavo, e a deliberare l’entrata in vigore di protocolli differenziati, su traffico e riscaldamento, a seconda della gravità degli sforamenti, con 2 gradazioni di intervento, che scattano a partire dal giorno successivo alla riunione della giunta, cioè dal 9° giorno e durano fino a un giorno dopo l’abbassamento della soglia al di sotto dei valori normali, quando i valori tornano normali la giunta si riunisce e delibera l’inattivazione dei provvedimenti emessi. Il lmite dei 35 giorni non serve per salvaguardare la salute dei cittadini, perchè non avrebbe senso prendere provvedimenti se i valori di PM sono ritornati normali. Quel che serve è un protocollo di intervento più sensibile e più adeguato al mantenimento della salute dei cittadini. La scarsa operatività del protocollo esistente è dimostrata anche dal fatto che normalmente le segnalazione del superamento dei 35 giorni non vengono prese in considerazioni dalle amministrazioni perchè il tutto è troppo generico. Questo sarà uno dei momenti di lavoro in commissione sanità”.

Una sfida che è stata lanciata, ma va detto che bisogna intervenire anche sulle centraline, troppo poche nell’Agro nocerino, solo una a Nocera Inferiore. Le soluzioni ci sono, più centraline e nasi elettronici, ma anche una mobilità più ecologica.

Giuseppe Colamonaco

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