Nocera Inferiore, sanità: va in pensione per errore, poi viene riassunto

Un errore e tanto clamore.

NOCERA INFERIORE. Primario facente funzione messo erroneamente in pensione e poi riassunto in attesa di una delibera che disciplini la prosecuzione del lavoro fino al quarantesimo anno di servizio. Ha suscitato clamore, soprattutto tra i suoi colleghi, il pensionamento del primario facente funzione Antonio Vitiello del reparto ginecologia dell’”Umberto I” di Nocera inferiore.

I malumori non erano tanto per il collocamento a riposo del direttore del reparto ma per una revoca adottata anche in previsione di una futura delibera, anticipando gli effetti di un atto che dovrebbe essere adottato. Una procedura singolare che aveva fatto arrabbiare molti camici bianchi e non solo dell’ospedale nocerino. La vicenda è abbastanza lunga e nasce nel 2015 quando la Cisl Medici protestò per la non sostituzione del primario Antonio Del Bene che continuava ad essere il primario del reparto pur se il suo incarico era scaduto per pensionamento. Dopo varie proteste, si scoprì che il 18 novembre del 2014 in una nota dell’allora direttore sanitario ospedale Umberto I, Maurizio D’Ambrosio, lo stesso Del Bene aveva indicato Antonio Vitiello quale suo sostituto e che il direttore lo aveva scelto per “garantire la continuità delle attività assistenziali/organizzative e gestionali della suddetta Uoc (il reparto di ginecologia) in attesa dei relativi successivi adempimenti… per individuazione nuovo responsabile della citata Uoc”. Anche questa una procedura singolare e che non ha visto alcun atto conseguente realizzarsi concretamente. Passati gli anni, Vitiello doveva andare in pensione lo scorso ottobre come “sentenziato” dagli uffici amministrativi dell’Asl, ma il 10 ottobre scorso giunge la revoca del pensionamento e la ricollocazione in servizio. Scrivevano gli uffici amministrativi dell’Asl: “Premesso che con atto deliberativo in attesa di adozione, questa Amministrazione ha deciso, nell’esame delle istanze di prosecuzione del rapporto di lavoro, di adottare apposito regolamento aziendale disciplinante, in via generale, la procedura da espletare nonché i criteri applicativi per l’esercizio della possibilità riconosciute alla PP.AA: di concedere la prosecuzione del rapporto di lavoro fino al maturare del quarantesimo anno di servizio effettivo, entro comunque il limite massimo di permanenza non superiore al settantesimo anno di età. Considerato che il dott. Vitiello Antonio ha richiesto la prosecuzione del rapporto di lavoro secondo la normativa vigente. Si comunica, che per effetto di quando in argomento e nelle more che venga provato il suddetto regolamento, di annullare (il collocamento a riposo, ndr)”. 

Da via Nizza fanno sapere che c’era stato il collocamento erroneo a riposo del medico e il direttore generale Antonio Giordano annuncia che quell’atto deliberativo che doveva essere adottato lo sarà a giorni.

Salvatore de Napoli – La Città di Salerno

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