Canale Fosso Imperatore. Sul posto i carabinieri, scarichi chiusi? C’è il caso acque piovane

Il canale di Fosso Imperatore ieri ha visto la presenza dei carabinieri, lì per la richiesta da parte dei residenti di chiudere gli scarichi. Ma in caso di chiusura c’è il rischio allagamenti.

Il tutto nasce dalla revoca allo scarico da parte del Consorzio di bonifica. Dal Comune di Nocera Inferiore fanno sapere che si sta valutando il dà farsi. Sembra che la chiusura degli scarichi possa ricadere negativamente sullo sversamento delle acque meteoriche, esisterebbe un rischio allagamento della zona in caso di piogge. Dunque, il problema è logistico. Chiusi gli scarichi, le acque piovane dove andrebbero a finire? Questione non di poco conto. Della vicenda, di ieri, le notizie viaggiano solo in rete e a diffonderle è Valentina Cavaliere, abitante della zona: “Dopo il blitz dei carabinieri di ieri mattina e il polverone alzatosi per la questione del Canale Fosso Imperatore, stamattina la situazione era questa. Hanno scaricato di notte, ancora. Forse alcuni imprenditori della zona industriale potranno anche essersi risentiti per il danno di immagine causato da questa annosa questione, quei pochi imprenditori che hanno tutti in regola, pagano le tasse e tengono a rispettare la legge. Vorrei invitare questi imprenditori a collaborare con la giustizia, qualora sapessero qualcosa delle altre aziende non rispettose delle norme di smaltimento dei reflui industriali perché questi criminali fanno pagare anche a voi la loro scorrettezza”.

La vicenda, al momento, ha però una doppia ricaduta, sull’ambiente e sui lavoratori della zona industriale. Valentina scrive: “Mi dispiace che si ponga l’accento soltanto sul fatto che debbano essere tutelati gli 800 dipendenti che lavorano presso le aziende della zona industriale, ma prima di tutto deve essere tutelato il diritto alla salute. E mi fa specie che venga tanto sottolineato soprattutto questo punto dai politici e gli imprenditori, come se la colpa fosse di chi denuncia le irregolarità e un disastro ambientale che mette a repentaglio la salute della gente che abita qui. Perché non vi impegnate, piuttosto, a collaborare celermente (perché non ci vogliono certo degli anni) per chiudere la questione? La colpa, se ottocento dipendenti sono a rischio, non è certo di noi residenti che denunciamo il gravissimo attentato alla nostra salute e all’ambiente, ma dei criminali che in barba a qualsiasi principio etico fanno quello che fanno. La legge va rispettata, dall’una e dall’altra parte. Ogni speculazione sul caso, alimenta solo sterili polemiche che non portano a nulla di concreto”. Servono soluzioni. Stamattina, come possibile vedere dalle foto, gli scarichi erano chiusi. Ci sarà una soluzione definitiva? Si attendono gli organi preposti.
gc
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