Roccapiemonte senz’acqua: ira dei cittadini. Il Comune corre ai ripari

Un sabato nero per i cittadini di Roccapiemonte costretti a fare i conti con i rubinetti a secco già dalle prime ore del pomeriggio.

Tra cumuli di spazzatura lasciati a marcire da settimane per le strade e cronica mancanza d’acqua, ormai il malcontento serpeggia un po’ ovunque. Sul fronte rifiuti il sindaco Pagano ha assicurato che a partire da lunedì saranno ritirati anche i sacchetti bollati come non conformi, più delicata e lunga da risolvere la situazione sul fronte acqua.

Dopo mesi di disagio, è da giugno che i rocchesi convivono con le interruzioni del prezioso liquido, finalmente una buona notizia. Sono stati racimolati, è il caso di dire, i circa 125.000,00€ necessari per rimettere in funzione il terzo pozzo. La somma è stata messa insieme raschiando veramente il barile e soprattutto sacrificando alcune opere pubbliche che da anni attendevano di essere realizzate.

I rocchesi dovranno dire addio, almeno per il momento, ai lavori di riqualificazione della piazzetta di San Potito per 35.000,00€, alla riqualificazione della cappella madre del Cimitero per altri 25.000,00€ e ancora saranno sacrificati i lavori di sistemazione di via Calvanese e bocche di lupo in via Salvati le cui somme in bilancio, oltre 40.000,00€ erano state già ridestinate in parte alla realizzazione di marciapiedi lungo via San Pasquale, addio anche a queste opere.

A queste cifre vanno ad aggiungersi le economie di gara sulla sostituzione di tutte le centrali termiche delle Scuole effettuate negli anni scorsi per altri €11.000,00€ e i lavori di sistemazione a verde pubblico e parcheggi dell’area situata all’incrocio tra via Mario Pagano e la lottizzazione Piazza Moro per altri 21.000,00€ circa. La coperta purtroppo è sempre più corta e la giunta Pagano, con un apposito deliberato, ha inteso risolvere così la problematica.

Ora bisognerà attendere i tempi tecnici, l’affido dei lavori e la loro realizzazione.
I tempi non saranno brevi, i bene informati parlano di mesi. Intanto sul web si è scatenata la rabbia dei cittadini rimasti a secco e senza preavviso dalle 13.00 di un caldo sabato d’ottobre.

Tra stoviglie e piatti rimasti nei lavandini, lavatrici e caldaie a rischio rottura, sono stati in tanti ad annunciare di esigere i danni da parte dell’Ente. In paese si è tutti consapevoli del problema idrico, ma ciò che chiedono a gran voce i cittadini è di essere perlomeno avvertiti.

Luisa Trezza

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