Il Pd verso la riconferma di Mattia Faiella e dimentica la Lanzara

Ma i sentimenti provinciali sono diversi e avrebbero voluto altro.

CASTEL SAN GIORGIO – Il Pd riconferma la linea che aveva perso e per il prossimo congresso locale pare abbia deciso di confermare nel ruolo di segretario Mattia Faiella. Gongola la prima cittadina Paola Lanzara. Nonostante la disfatta elettorale dell’11 giugno scorso, in cui Donato perse per oltre 1.300 voti di distacco da Paola Lanzara, nonostante i cittadini in quell’occasione hanno dimostrato di non gradire gli attacchi proprio del segretario del Pd all’indirizzo dell’avversaria, nonostante gli errori di comunicazione commessi, nonostante lo stesso Governatore della Campania Vincenzo De Luca, prevedendo la Caporetto sangiorgese, si è guardato bene dal presenziare a qualche manifestazione, il Pd locale, controllato in maniera bulgara da Andrea Donato, riconferma la linea che è stata perdente lasciando le “mani libere” ai nuovi iscritti Pd tra i quali figura proprio il primo cittadino, Paola Lanzara e il suo vice Giuseppe Alfano.

Se le indiscrezioni della vigilia dovessero trovare conferma la Lanzara tra cinque o sei mesi, in occasione delle elezioni alla Camera dei Deputati, potrà tranquillamente decidere di lasciare mano libera ai suoi consiglieri e lasciare che a votare Pietro De Luca siano solo i donatiani. Un rischio davvero grosso per il Governatore della Campania. Il primo cittadino come segno di disponibilità nelle settimane scorse aveva deciso di iscriversi al Pd direttamente a Salerno, presso la segreteria provinciale. Un segno di distensione, ma anche di disponibilità. Se a tale gesto, però, il Pd di Castel San Giorgio compie una scelta politica così importante, senza sedersi al tavolo con il massimo vertice dell’amministrazione comunale, e anzi, scegliendo di riconfermare un nome politicamente inviso a chi ha vinto le elezioni, la porta in faccia alla sindaca la chiude proprio il Pd. E forse proprio questo la Lanzara sperava.

Una simile evenienza dimostrerebbe ai salernitani come le scelte di distensione non vengono apprezzate in sede locale e che quindi per far valere le differenze in campo certamente la Lanzara non potrà convergere sugli stessi candidati votati da Donato e dal suo segretario di sezione. Così a perderci sarà solo Piero De Luca. Qualche esperto di cose politiche a mezza voce conferma la strategia “La Lanzara ha lanciato la palla nel campo avversario e Donato forse ha fatto il gioco dell’avversario” E da Salerno le cose sembrano ancora più esplicite. Ma a via Manzo la luce puntata su Castel san Giorgio è ben accesa.

Il Pd provinciale non sarebbe più disposto a seguire Donato su un terreno minato. Il silenzio imposto dal vecchio segretario provinciale non era solo una porta in faccia alla Lanzara, ma anche una mancata attestazione di fiducia a Donato. Ora si giocherà la partita vera.

Le Cronache

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