La cucina secondo Giuseppe Fattore: il cuoco galante.
È la nuova iniziativa dello storico nocerino che, dal mondo dei libri, si è catapultato a quello dei fornelli. Un passaggio non immediato, ma un approccio supportato da studi del settore e della materia. Lo scrittore di Nocera Inferiore assieme ad alcuni amici sulle orme del maestro di bocca, Vincenzo Corrado conosciuto con il nome di “cuoco galante”, ha costituito un’associazione enogastronomica. L’idea è stata quella di allestire una cucina didattica con tanto di degustazione nel cuore della città. Non è un ristorante, ma la sede dell’associazione enogastronomica “Il Cuoco Galante 1773 – L’Originale”, sita in corso Vittorio Emanuele.
Il nome prende spunto dal “cuoco galante”, un personaggio realmente esistito, che fu un grande gastronomo ed uno dei maggiori cuochi che si distinsero tra il ‘700 e l’800 nelle corti nobiliari di Napoli. Filosofo e letterato italiano, scrisse il cuoco galante nel 1773, un libro per l’epoca di alta cucina; testo richiesto in tutto il mondo e ristampato per ben 6 volte. Nacque ad Oria in Puglia e morì a Napoli. Fu alle dipendenze della corte di Don Michele Imperiali che era Principe di Modena e Francavilla Fontana, Marchese di Oria e Gentiluomo di camera di S.M. il Re delle due Sicilie. Del suo lavoro diceva: «L’abbondanza, la varietà, la delicatezza delle vivande, la splendidezza e la sontuosiotà delle tavole richiedevano una schiera di uomini d’arte, saggi e probi». Visse sino all’età di 100 anni.
Giuseppe Fattore ispirato dalla stessa passione ha iniziato un percorso di rivisitazione di moltissime portate locali, nelle quali ha aggiunto un pizzico di modernità e di evoluzione che, senza essere smentiti dallo chef nocerino, potremmo definire il fattore x. Sapori, odori, gusti stravolti e reinventati che costruiscono all’assaggio una memoria nuova e allo stesso tempo non lontana dalla tradizione. Un mix originale che solo dal “cuoco galante” è possibile assaporare.
Giuseppe Colamonaco