Una giornata intensa quella di ieri al liceo scientifico A. Genoino di Cava de’ Tirreni per la presentazione dei vincitori del premio letterario “Iride” per Narrativa Edita e il premio Simonetta Lamberti per la Narrativa per ragazzi.
CAVA DE’ TIRRENI – Alla 34esima edizione hanno partecipato la preside Olmina D’Arienzo del liceo scientifico, la presidente del premio letterario Maria Gabriella Alfano, il consigliere comunale Enzo Passaro, la giuria formata da Concita De Luca e Alfonso Amendola e la presenza dei familiari di Simonetta Lamberti, vittima di un attentato mafioso che voleva colpire il padre magistrato. Il momento di spannung è stato raggiuto quando l’attore Giuseppe Basta ha interpretato alcuni passi del libro scritto dal giudice Lamberti su quel nefasto giorno di Maggio. «Portiamo avanti questo difficile compito d’insegnare– le parole della preside D’Arienzo– che non sarebbe possibile se non c’è uno scambio reciproco tra gli insegnanti e gli alunni. Voglio ringraziare la presidente dell’Iride Gabriella Alfano che porta avanti il premio con forza e sacrificio, un indefessa combattente. Il premio per la Narrativa Giovani è dedicato a Simonetta, volata via troppo presto, e quindi è importante mantenerne il ricordo vivo».
La presidente Alfano ha sottolineato l’importanza della lettura per i giovani e il sostegno alle case editrici che, anche in questi tempi difficili per l’editoria, continuano a pubblicare. «Ringrazio vivamente le professoresse Angela Di Gennaro ed Erminia d’Auria per aver seguito i ragazzi in questo percorso e la realizzazione dei booktrailers. I vincitori di quest’edizione dei primi premi sono Olimpio Talarico con “Amori Regalati“ per la sezione Narrariva Edita e Alessandra Cinardi con “Vita e il Libro dei Morti” per la sezione giovani».
Dopo le presentazioni istituzionali, sono stati riprodotti i book- trailers realizzati da due classi del liceo per i libri vincitori e i ringraziamenti degli autori per la bravura e la perspicacia dei ragazzi. «La coscienza salva dalle mafie– Talarico si collega al discorso precedente sull’importanza della lotta alle organizzazioni criminali – il mio libro riesce a verificare cosa c’è in ogni anima, colpisce al cuore. Sono nato in un paese di 1.500 abitanti, in Calabria, quando mi sono trasferito a Bergamo ho iniziato a scrivere del mio passato. Le case editrici mi hanno proposto di inserire delle storie di mafia nel mio libro, ma mi sono sempre opposto: non c’è solo questo nel mio paese, c’è molto di più. E’ importante raccontare per avvicinare i giovani alla lettura, proponendo un libro e non imponendolo, solo così si riesce a catturare l’interesse dei ragazzi».
fotografia-jacopo naddeo