VIDEO – Un territorio martoriato dai rifiuti

Anche un noto ristoratore cavese si disfa di quanto avanza. Abbondano le discariche di materiali di risulta dell’edilizia. Dall’amianto agli igienici, di tutto lungo la strada provinciale 129 nella frazione Croce.

CAVA DE’ TIRRENI – Un territorio martoriato e le coscienze stentano alla rivoluzione, culturale e comportamentale, per non dire che alla rivoluzione sono proprio refrattarie. Come testimoniano le tante pagine di inchiesta ambientale scritte fin ora è inutile sottolineare la solidità della collaborazione che insiste tra l’Anpana e la nostra redazione al fine di sensibilizzare alla cultura dell’ambiente e di portare alla luce eventuali responsabilità nel campo della repressione dei reati ambientali.

rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Proprio alla luce di questa relazione non ci facciamo ripetere due volte l’invito di partecipare ad un’operazione delle divise verdi nei territori della frazione Croce e con amarezza vi assicuriamo che leggere di quel che abbiamo vissuto non rende l’idea del viverlo, trovarsi faccia a faccia con l’incoscienza, l’inerzia, il delinquere ed il disastro è tutt’altra cosa che leggerlo o per chi scrive, riportare una semplice intervista. L’appuntamento è alla stazione ferroviaria con destinazione Croce, strada provinciale 129 che serpeggiando all’interno del Parco Diecimare conduce nel comune di Pellezzano.

1_rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Infilati guanti e mascherina percorriamo a piedi l’intero tratto di strada che conduce al Comune confinante e dopo nemmeno dieci metri ci si trova al cospetto di una catasta di materiali di risulta, che peggiorano con l’aggiunta di elettrodomestici, fogli di asfalto (utilizzati per la copertura dei tetti), declinando in barre di eternit ed amianto avvolti in comuni sacchi neri per la raccolta dei rifiuti ormai consumati dalle intemperie e dal caldo asfissiante ed anche dalle mucche curiose che indisturbate pascolano.

3_rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Proprio prima della grande macchia blu sulla roccia che segna il confine tra i comuni di Cava de’ Tirreni e Pellezzano ci imbattiamo in un vallone ripieno di ogni genere di rifiuto: matasse intere di filo per la costruzione di impianti elettrici, cataste di pellicole vhs, frigoriferi, mobilie, sacchette di ce- mento, comuni rifiuti domestici dall’umido (vi lasciamo immaginare l’odore) alla plastica, bambole e pupazzi.

4_rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Ad ogni metro percorso la proporzione del disastro sempre più netta con almeno due bagni completi di lavandino e tazza nonché bidet. Non manca il ferro arrugginito in quantità industriale come un vero e proprio centri di smaltimento. Lo stesso si può dire del temibilissimo eternit sotto forma di canne fumarie e semplici lastre, alcune di esse spezzate e quindi pericolosissime, lasciate ai lati della strada con buona pace degli esseri umani che si trovano a transitare per la strada provinciale numero 129 o la utilizzano per qualche corsetta salutare. E con buona pace anche per gli animali che respirano la loro polvere cancerogena, destinati alla produzione di generi caseari o semplicemente ad essere macellati per diventare carne destinata dal consumo umano.

5_rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Carcasse di autovetture, scatoloni pieni di cianfrusaglie e tanto altro ancora, tanto altro di cui presto risponderanno alcuni responsabili visto che nel corso dei sopralluoghi gli uomini del comandante Vincenzo Senatore hanno trovato traccia di chi sversa in maniera illecita, tra i quali (tanti non cavesi), anche un noto ristoratore metelliano.
Una pratica devastante non solo l’ambiente ma anche le coscienze e che procede da anni senza che vi sia posto riparo efficace dalle istituzione né da chi ha interesse a quei luoghi.

6_rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Urge ripulire ma nessuno lo fa.

Nostro sopralluogo assieme ai volontari dell’Anpana che ha segnalato i rischi per la natura, gli uomini e gli animali che pascolano. Lungo la Sp 129 e alcuni terreni circostanti in tanti abbandonano rifiuti anche pericolosi.

9_rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Eppure di quanto accade lungo i fianchi della strada provinciale 129 e nei suoli del Parco Dieciemare gestito da Wwf Italia tutti ne sono a conoscenza ma si stenta ad intervenire e di prevenzione e dissuasione dal delinquere, come troppo spesso accade, nemmeno l’ombra.

7_rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Terminato il sopralluogo dei volontari e nostro, ecco quanto amareggiato ci riferiva il comandante della sezione Anpana di Cava de’ Tirreni Vincenzo Senatore: «Tocca alla Provincia ed al Comune di Cava de’ Tirreni intervenire nel più breve tempo possibile, già è trascorso molto tempo ed al verificarsi del disastro siamo vicini. Gli interventi di urgenza da effettuare sono tanti, Comune e Provincia ciascuno per le proprie competenze devono collaborare e provvedere, ovvero, la Provincia deve provvedere alla pulizia della strada, ed il Comune al ripulire i cigli della strada e quanto viene gettato nel parco, dove i delinquenti favoriti dagli strapiombi gettano di tutto senza nemmeno accorgersene di quanto male stanno facendo alla città ed alla cittadinanza, basta osservare le mucche lasciate libere al pascolo, andrebbero tenute nei recinti e questo è un altro problema “secolare” presente qui a Croce, e pensare al destino delle stesse e dei loro prodotti destinati alle tavole, è “meraviglioso” pensare che pascolano tra le polveri di amianto ed erba cresciuta grazie al liquido refrigerante di qualche frigorifero abbandonato. Scrissi una lettera, circa un anno e mezzo fa – continua il comandate Senatore – al presidente della provincia Giuseppe Canfora affinché intervenisse e nella cui risposta lo stesso presidente ci scrisse che in poco tempo ci avrebbe comunicato la data per un incontro nel quale avrei voluto esporre tutte le problematiche e le soluzioni, ma ancora deve convocarci.

8_rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Ho scritto una seconda lettera poche settimane fa allo stesso Canfora riportando la drammaticità della situazione ed il suo quotidiano aggravarsi, ma niente, ancora nessuna risposta, mentre le intemperie e gli animali portano in giro le polveri presenti su quella strada ridotta metro per metro a discarica. Bisogna intervenire al più presto, con il passare del tempo si accumuleranno sempre più rifiuti visto che nessuno sorveglia quel tracciato, nemmeno con telecamere, e quelli già presenti andranno ad intaccare il sottosuolo ed allora il disastro sarà completo. Io ho tanti suggerimenti per debellare il problema, soluzioni, deterrenti, ma sembra che nessuno voglia ascoltarmi. Poi però ci si scandalizza quando si sente parlare di “cellule impazzite” e tumori in aumento. C’è eternit, amianto, materiali pericolosi, vernici, cosa devono scaricare più prima di intervenire? Quante altre persone transiteranno noncuranti lungo la strada e quanti altri animali ci pa- scoleranno?
E’ grave il tutto e non bisogna sottovalutarlo, inoltre al fine di stilare altre valutazioni è in programma in questa zona un altro sopralluogo, dove insieme a tutti i volontari della sezione sarà presente anche l’ufficiale sanitario al fine di stilare un piano completo di interventi mirati a risolvere il problema. Qui su non c’è da scherzare».

10_rifiuti-cava-de-tirreni-anpana-Insomma serve un intervento straordinario ed urgente che non può essere procrastinato se si vogliono limitare i danni per l’ambiente, gli animali e gli uomini. Va sottolineato nuovamente che in zona ci sono molti animali al pascolo e persone che vivono la zona per sport o semplice svago.

Adriano Rescigno – Le Cronache

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