Stalking verso la “ex” Di nuovo agli arresti ex caporale dell’esercito

Una lunga storia di violenze non fermate nemmeno da una condanna.

SAN VALENTINO TORIO – Era diventato l’incubo di una donna di San Valentino Torio che oramai non era più libera di vivere la sua vita perché lui la perseguitava in tutti i modi possibili. Nonostante la condanna e la detenzione, la sua ossessione nei confronti della donna si era tutt’altro che calmata e alla fine l’aveva ancora cercata e perseguitata. Ecco perché il giudice ha risposto nuovamente per l’ex militare gli arresti dopo che, anche dal carcere, continuava a scrivere e a minacciare pure la ex moglie.
Questa storia inizia nel 2013 quando l’uomo inizia a perseguitare una malcapitata che è la responsabile dell’Ufficio Servizi Sociale del Comune di San Valentino Torio. I due si conoscono nel 2013 per motivazioni legate al lavoro di lei.

La donna infatti stava seguendo la separazione dell’uomo da sua moglie: è proprio in questo ambito, è iniziato ad entrare in contrasto con lui, perché presiedeva gli incontri tra l’uomo ed i suoi figli e la furia dell’ex militare era alle stelle. Il 41enne continuava a sfogare sulla dipendente tutta la sua rabbia per la separazione in corso e la tempestava di telefonate, così da costringerla addirittura a cambiare numero di cellulare. Inoltre andava sempre nel suo ufficio e le faceva delle richieste assurde. La situazione degenera quando l’uomo inizia a seguirla in ogni dove e addirittura, andava sotto la sua casa e le citofonava di notte. Con dei fax e dei messaggi la perseguitava e sicuramente metteva in campo una serie di comportamenti poco consoni.

Nel 2014 la donna si reca dai carabinieri di San Valentino Torio perché dal mese di maggio, l’uomo le stavamo andando delle lettere d’amore in cui manifestava espliciti interessi sessuali nei suoi confronti. Negli scritti l’uomo parlava delle sue fantasie erotiche volgari nei confronti della donna facendo manifestare il senso di possessività che aveva per lei. Una voglia insana: infatti tra loro c’erano solo rapporti formali. Pure quando aveva tentato di baciarla aveva avuto soltanto un rifiuto, anche davanti alla presenza dei figli di lui, che avevano assistito a questa ossessione crescente. Nell’arco di pochi giorni le aveva inviato 18 lettere d’amore con frasi volgari e apprezzamenti erotici. La donna così ha raccontato il suo incubo ai carabinieri. Su queste denunce avevo ottenuto il divieto di avvicinamento nel settembre del 2014.

Eppure l’uomo continuava a perseguitarla inviandole mail, fax e lettere che metteva nella cassetta postale di casa sua. Addirittura si avvicinava e la ingiuriavano costantemente. È per questo che nell’aprile 2015, il giudice gli concede gli arresti domiciliari. Con pena sospesa, l’uomo torna libero nello stesso anno e dopo 8 giorni di liberà riprende la sua ossessione per la donna. In particolare nell’agosto del 2015 inizia a pedinarla fino a casa dei suoi familiari e in alcune occasioni, si è avvicinato anche al veicolo chiedendo alla donna di parlare. Oltre a questi pedinamenti aveva anche lanciato nei confronti della malcapitata, una minaccia di morte e continuava a chiamarla sempre in ufficio minacciandola ripetutamente di tagliare la testa.

Tutte le persone che fanno parte della vita della comunale di San Valentino Torio, sapevano di questa storia e l’hanno sostenuta tanto che sulla base di questi elementi, torna nuovamente gli arresti domiciliari. Ai domiciliari l’uomo continua a perseguitare la donna e anche la sua ex moglie.
La Corte di Appello di Salerno così decide nel luglio 2016 di metterlo in carcere. Il 27 agosto del 2017 però la comunale di San Valentino è costretta a tornare nuovamente presso la stazione dei carabinieri coordinata dal maresciallo Gennaro Corvino. Nel maggio 2017, l’uomo infatti era stato scarcerato ed era libero. Subito aveva ripreso a minacciarla con frasi come “ti taglio la testa” e cose simili. Nel giugno 2017 le ha sputato sull’auto dopo che l’aveva incontrata per strada. Dopo un assenza da lavoro l’uomo l’ha trovata in un bar e davanti a una sua amica l’ha minacciato di morte con uno sguardo che manifestava tutto il suo squilibrio mentale.

In un’altra occasione addirittura con la saliva, aveva imbrattato il vetro del suo finestrino e la seguiva ovunque. Come se non bastasse l’uomo dal carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove era finito perché un ex militare, inviava alla sua ex moglie delle lettere dove oltre a raccontargli della sua sofferenza di detenuto, le faceva numerosi offese e inoltre minacce di morte. Un vero e proprio incubo, insomma, anche per questa altra donna. Ecco perché il giudice Alfonso Scemino del Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della Procura, ha applicato di nuovo la misura cautelare in carcere nei confronti dell’uomo.

Le Cronache

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