Opposizione a rischio divisione. Due consiglieri verso la Lanzara

Lo spartiacque potrebbe essere stato l’ultimo consiglio comunale, dopo la lite tra primo cittadino e Donato. Rumors su un avvicinamento al sindaco di Di Leo e Coppola.

A Castel San Giorgio ad appena tre mesi dalla sonora sconfitta senza appello di Andrea Donato alle elezioni amministrative, il gruppo di minoranza è già in fibrillazione. Una fibrillazione non ufficializzata ancora da atti, ma resa evidente dalle assenze in consiglio comunale di Vincenzo Di Leo, primo eletto della lista di Donato e dall’atteggiamento di Antonino Coppola anche lui tra i primi eletti, che addirittura nell’ultimo consiglio comunale mentre Donato si accapigliava con il sindaco, il suo intervento inneggiava ai lavori e alla gestione dello stadio comunale così come deciso dal primo cittadino.

Insomma su cinque consiglieri di opposizione due, quasi il 50% sembrano non seguire le orme del leader. Una prova generale di allontanamento e di passaggio in maggioranza? Fino a quando non si conoscerà l’ufficialità delle cose non si potrà affermare con sicurezza, ma la ciliegina sulla torta è stato il fatto che Andrea Donato, dopo la lite con il sindaco Lanzara, è andato via senza salutare. Nemmeno i suoi! Certo, decidere di scendere dal treno quando i segnali indicano che il tempo è scaduto è difficile per tutti. Anche per personaggi che hanno fatto la storia. Sembra di assistere al 24 luglio di mussoliniana memora quando il Gran Consiglio del Fascismo, composta dai fedelissimi del Duce, sfiduciò chi aveva costruito l’impero. O sembra di assistere alle ultime lotte dei gladiatori nell’arena quando i più anziani dopo aver insegnato i trucchi del mestiere ai più giovani, incapaci di ascoltare il decadimento fisico pensavano con l’esperienza di continuare a vincere le battaglie. Ed invece finivano per essere trafitti dai più giovani.

Lo stesso Pd che non ha mosso un dito per mettere una toppa alla brutta figura elettorale ora si ritrova a mal partito. Non avere almeno sostituito il coordinatore locale che tutte le sere dai palchi parlava di vittoria poi rivelatasi fantascientifica, ora dovrà decidere se per il figlio di De Luca, dovrà continuare a contare su Donato, sempre più debole e isolato, o puntare sul nuovo sindaco. L’immobilismo di questi mesi però, non gioca a favore del Pd. Nell’immediatezza del risultato, Paola Lanzara avrebbe anche potuto accontentarsi di un ruolo di prestigio nel Pd locale, ora le cose sembrano essere cambiate con una maggioranza sempre più granitica e compatta intorno al proprio primo cittadino che di fatto ne alza le quotazioni.

Nel frattempo quello che il Pd provinciale non sembra aver compreso, lo hanno invece capito, e benissimo, i dirigenti e i funzionari comunali. Una buona parte di coloro legati al vecchio leader Pd, Andrea Donato, oramai cerca di accasarsi tra le fila della maggioranza pur di conservare ruoli e indennità. E il Pd resta sempre più isolato.

Le Cronache

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