La vicenda diventa un’altra storia.
È un’altra storia davvero quella di Ciro Eboli. Come anticipato dal Risorgimento Nocerino, Eboli si sarebbe interessato al terreno confinante la parrocchia di San Giuseppe, per un voto. Pare che lo stesso colpito da una malattia sia stato miracolato e questo lo avrebbe indotto a donare ai bisognosi un’opera caritatevole, nella fattispecie la Casa Famiglia. È sicuramente una verità che stravolge totalmente le accuse mosse dalla Dda. Ma perché donare un terreno alla parrocchia di San Giuseppe? Il parroco Alfonso Santoriello è lo zio della moglie di Eboli, ciò fa comprendere il legame tra i due. L’intenzione di Ciro Eboli dopo il miracolo ricevuto era quella di lasciare una testimonianza e la Casa Famiglia sarebbe stata una traccia della guarigione.
Dettagli che si aggiungono a tutto quello che è emerso dalle intercettazioni, ma che raccontano un’altra storia. Restano però alla luce di questi fatti degli interrogativi.
Perché è stata necessaria l’intermediazione di Carlo Bianco, visto che il parroco aveva scritto al sindaco? Perché fare la richiesta dopo l’approvazione del Puc e non prima? Perché don Santoriello ha chiesto una variazione su un terreno non ancora di sua proprietà? Perché, alla luce di questo miracolo, la curia non ha chiesto di comprare il terreno direttamente dal vecchio proprietario? Domande che pone lo stesso Risorgimento Nocerino e alle quali bisognerebbe dare delle risposte. Certo è che la storia del miracolo capovolge tutto ciò che è emerso sino ad oggi, se non tutto almeno in parte.
Le Cronache