Non solo controlli sul territorio ma anche attività investigativa contro un fenomeno in crescita. I carabinieri della tenenza metelliana passano a setaccio la città.
CAVA DE’ TIRRENI – Numeri da capogiro ottenuti nel contrasto alla produzione e spaccio di stupefacenti per la tenenza dei carabinieri di Cava de’ Tirreni. Dal mese di maggio con l’insediamento al comando del maresciallo maggiore Antonio Palumbo ben dodici arresti sono stati portati a termine grazie a specifiche attività di indagine, di cui otto nel solo arco temporale che parte dal 4 agosto e termina al 4 settembre nella cui sera le manette sono scattate per altri due cittadini metelliani classe 1994 e 1998.
Convalidati ieri mattina dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Nocera Inferiore gli arresti domiciliari per Giovanni Adinolfi e Mario Cardamone i quali sono stati sottoposti all’obbligo di firma dopo che la sera del 4 settembre scorso sono stati colti in flagranza di reato. Era la sera dello scorso 4 settembre quando i due giovanissimi cavesi venivano prima osservati e poi tratti in arresto dagli uomini coordinati dal maresciallo Palumbo, mentre erano intenti a contrattare il prezzo per il materiale stupefacente con un acquirente anche lui giovanissimo.
Proprio nel momento della traditio i carabinieri intervenivano a fermare l’operazione e trarre in arresto i due che indisturbatamente nei pressi del parco Schwerte in via Vittorio Veneto, presumibilmente luogo prediletto per il portare avanti l’attività, credevano di agire e passare inosservati. Le attività investigative degli uomini dalla fiamma sul cappello non si fermano, il guanto di sfida per lo smantellamento dello spaccio e consumo di droga nella vallata è stato gettato, e giorno dopo giorno Palumbo ed i suoi uomini accumulano vantaggio. Era quello che la parte onesta della città aspettava ormai da molti mesi.
Adriano Rescigno – Le Croncahe