La vicenda è quella della nomina di Prudenzano a coordinatore del piano tra i vari comuni dell’Agro nocerino. Contrari all’epoca solo le due Nocera e Pagani. Citati a giudizio dalla Corte dei Conti sindaci in carica o no, assessori ed anche l’ex segretaria comunale Di Saia.
Citati in giudizio amministratori di Scafati, Roccapiemonte, San Valentino Torio, Castel San Giorgio, Sant’Egidio del Monte Albino, Sarno, San Marzano Sul Sarno per un danno erariale di oltre 23mila euro. Il caso è quello della nomina di Pasquale Prudenzano a coordinatore del piano di Zona s1 per i servizi sociali di tutto l’Agro nocerino, che non avrebbe avuto i requisiti per ricoprire quell’incarico. A procedere la Corte dei Conti della sezione di Napoli. A finire nei guai l’ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, l’allora assessore comunale alle Politiche sociali di Sarno Sebastiano Odierna, il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino Nunzio Carpentieri, il sindaco di San Marzano sul Sarno Cosimo Annunziata, l’ex assessore alle Politiche sociali di San Valentino Torio Teresa Vastola, l’ex sindaco di Sarno Amilcare Mancusi, l’ex assessore di Castel San Giorgio Raffaele Sellitto, l’ex rappresentante di Roccapiemonte Assunta Torino e la segretaria verbalizzante, ex dipendente del Comune di Scafati, Immacolata Di Saia.
Per i giudici contabili, la segretaria non avrebbe fatto presente agli amministratori la manifesta illegittimità di quella nomina. Gli amministratori invece, non avendo scelto un insider e non avendo verificato tutti i requisiti, avrebbero commesso un grave danno erariale alle casse dello stato. Contro la nomina i comuni delle due Nocera con il sindaco Gaetano Montalbano e in particolare con Manlio Torquato, nettamente contrari a questa nomina. Contraria anche Pagani, all’epoca retta da un commissario prefettizio. Ma gli amministratori oggi citati non accettarono le osservazioni mosse dagli amministratori degli altri comuni che erano contrari a questo sperpero di denaro pubblico, né tanto meno hanno tenuto conto della normativa vigente in merito alle nomine da fare nelle pubbliche amministrazioni.
La vicenda è più lunga e ci sono dubbi sulla proroga alla nomina di Prudenzano e il bando emesso successivamente era illegittimo: sono questi motivi per cui la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore aveva indagato (avviso dello scorso marzo) per abuso d’ufficio amministratori, ex e funzionari del Piano di Zona dell’ ambito S1, ora disciolto in tre ambiti più piccoli.
IL DANNO ERARIALE E L’INCHIESTA DELLA PROCURA NOCERINA.
La Corte dei conti chiede il pagamento del danno erariale di 28.384,94 euro per l’incarico ottenuto in maniera illecita da Prudenzano dal 23 febbraio 2012 al 7 novembre 2012. Questa procedura contabile, si muove di pari passo con quella della Procura di Nocera Inferiore che ha accusato gli amministratori, a vario titolo di abuso d’ufficio lo scorso marzo. Tutto era iniziato con quell’incarico.
La nomina di Pasquale Prudenzano come coordinatore del Piano di Zona, aveva fatto suscitare, subito dopo lo stop dell’ex coordinatore Porfidio Monda, tutta una serie di proteste da parte di sindacati e degli stessi dipendenti. Sul caso c’erano state quindi le denunce in particolare, da parte di una candidata proveniente dal Comune di Angri, che aveva presentato un ricorso perché lei stessa in qualità di interna all’ambito, avrebbe avuto le giuste credenziali per accedere al ruolo di coordinatore del Piano di Zona. Poi l’inchiesta penale e quella contabile, ora ad una svolta.
Le Cronache