Già da giovedì è stato conferito il 50% dei Comuni, poi il blocco totale.
Lo Stir di Battipaglia è fermo da ieri mattina per la saturazione dei capannoni della frazione umida tritovagliata (Fut) e l’intero ciclo dei rifiuti rischia il collasso. Già numerosi sono stati i disagi che si sono verificati sui vari territori della provincia di Salerno. Nella giornata di giovedì hanno conferito solo il 50% dei comuni (circa 250 tonnellate) mentre ieri non vi è stato alcun conferimento.
Si cerca di ripristinare in parte la funzionalità, almeno per domani mattina. Si sta cercando, in particolare, di liberare un piccolo capannone con circa 800 balle, in modo da poter garantire lo stoccaggio della Fut e, quindi, la ripresa dei conferimenti per circa dieci giorni. Uno stop le cui cause sono da ricercare nelle difficoltà economiche di Ecoambiente, la società provinciale che da tempo non gode di buona salute. Tra le concause, invece, c’è il rallentamento dei flussi fuori Regione, effetto delle inchieste giudiziarie avviate al Nord Italia.
Le ultime, nello specifico, hanno coinvolto impianti lombardi e piemontesi e hanno portato con sé la messa in stato d’accusa di funzionari e dirigenti di A2A e di Hera. Di fatto, hanno rallentato, se non addirittura bloccato, lo smaltimento fuori regione della frazione umida. Un campanello di allarme che preannuncia la crisi dell’intero sistema, dal momento che anche gli altri Stir sono a un passo dalla saturazione.
andpell – Le Cronache