Scontro sui tagli decisi dall’attuale Amministrazione comunale.
CASTEL SAN GIORGIO – Tra accuse reciproche e stilettate al veleno si consuma un importante Consiglio comunale. Convocate per discutere della commissione urbanistica e del condono, le assise cittadine hanno fatto registrare un acceso battibecco tra il sindaco Paola Lanzara e uno dei consiglieri di opposizione, Andrea Donato. I punti all’ordine del giorno sono stati tutti approvati e ben tre su quattro addirittura all’unanimità, ma dove si sono esacerbati gli animi è stato sul discorso più generale degli sprechi e dei tagli alle spese operati dalla giunta Lanzara per rientrare della voragine causata da sentenze di condanna per espropri non pagati anni e anni fa e che rischiano di portare il Comune al dissesto finanziario.
Ad aprire i fuochi pirotecnici è stato Andrea Donato che è tornato sullo stop della Lanzara alle convenzioni con la banda musicale e la corale polifonica. «Non è così che si recuperano fondi», ha detto Donato. L’implicita accusa del consiglierecomunale di opposizione ha scatenato le ire del primo cittadino che senza troppi giri di parole ha affermato: «Certo che spendere 7.500 euro l’anno solo per le divise della banda è uno vero e proprio spreco. Vorrei sapere se le divise erano di Versace o venivano cambiate ogni sei mesi oppure se le borchiature erano in oro 24 karati».
Per nulla soddisfatto Donato ha poi parlato di incarichi legali concessi dalla sua giunta all’avvocato Paola Lanzara. E il sindaco ha immediatamente replicato: «Sicuro che ho ricevuto un incarico per il contenzioso e mi fu dato perché occupandomi della vicenda feci risparmiare al comune, all’epoca, oltre duecentomila euro. Se quindi sono stata valida per risparmiare su un incarico concessomi da quella giunta, ancor di più dovrei esserlo ora come amministratrice e come sindaco».
Ovviamente Donato si è guardato bene dal ricordare come il sindaco da lui fortemente voluto, Pasquale Sammartino, prima di dimettersi, riconobbe migliaia di euro di premi a due dirigenti, una rimossa quasi immediatamente dal commissario prefettizio, e un’altra incappata nell’inchiesta della Procura della Repubblica sui furbetti del cartellino. Oppure che fu proprio la sua giunta a far lievitare i costi del personale stabilizzando l’architetto Mellini e la moglie dell’ex sindaco Pasquale Sammartino poi immesse in ruolo dopo il periodo di prova dalla giunta Longanella.
Altro terreno di scontro è stata l’accusa, rivolta sempre da Donato, ai consiglieri di maggioranza di essere inesperti. «E basta – ha replicato il sindaco Paola Lanzara – tra i nostri consiglieri ci sono fior fiore di professionisti e chiedo scusa io a loro al posto di Donato per questi continui richiami alla loro inesperienza o alla loro conoscenza amministrativa. Il lupo perde il pelo ma non il vizio e la doppia morale di concezione vetero comunista sembra non abbandoni qualche esponente politico locale. Si aggiorni e pensi ai tempi che cambiano. Qui nessuno gode più di immunità o di facciate di finto perbenismo. I cittadini sanno e lo hanno dimostrato bocciando senza appello non una proposta amministrativa, ma chi la proponeva perché era semplicemente poco credibile».
Le Cronache
VIDEO – Aspro confronto tra il sindaco Paola Lanzara e il suo predecessore Andrea Donato. Video pervenuto da utente fb.