Aggrediti tre bambini da due donne

Altro che “Nonno vigile”, occorre rafforzare le classiche pattuglie a piedi dei vigili urbani all’interno dei parchi per prevenire episodi di violenza. Il gesto irrazionale si è verificato nel Parco “Falcone e Borsellino” che non è vigilato.

CAVA DE’ TIRRENI – Adesso basta. Serve personale di vigilanza fissa nei luoghi pubblici, un sistema di videosorveglianze ad alta definizione e controlli costanti sul territorio a presidio e tutela della sicurezza dei cittadini, anziani, giovani e bambini, con maggior riguardo alle aree frequentate dai minori come i parchi comunali. L’ultimo increscioso ed allarmante episodio è accaduto mercoledì pomeriggio, all’interno del parco Falcone e Borsellino (quindi sotto le mura di Palazzo di Città), intorno alle diciotto quando tre bambini di sei anni intenti a giocare e divertirsi, sorvegliati dai genitori, in momento di distrazione degli stessi, sono stati aggrediti da due psicopatiche residenti a Cava de’ Tirreni che subito dopo l’aggressione si sono date alla fuga.

Secondo quanto riportato da alcuni testimoni i tre bambi non avevano in alcun modo provocato la sensibilità ed ipotetiche reazioni negative da parte delle due donne, conosciute in città come perone mentalmente inaffidabili, anzi erano intenti nei loro giochi lontano da esse. Tutto si è consumato in una frazione di secondi quando i tre bambini ritornando vicino ai rispettivi genitori si sono avvicinate alle due donne che sono riuscite a trascinare in terra, afferrandolo per la t-shirt, uno dei tre bambini colpendolo varie volte al viso con ceffoni ben assestati e solo fortunatamente non provocando traumi o lesioni al minorenne.

Nel mentre si consumava l’atto deprecabile intervenivano i genitori dei ragazzi allertati dagli amichetti del malcapitato che però non riuscivano a ritrovare le due donne datesi alla fuga da un’uscita secondaria del parco che si sporge sui locali dell’ex ristorante “Vesuvio”. Sulla triste vicenda indagano le forze dell’ordine mentre i tre bambini hanno impauriti confidato ai genitori di non voler più tornare nel parco.
Adesso la questione si spinge d’obbligo: ma i cavesi dove posso trascorrere le proprie ore in tranquillità insieme alle proprie famiglie? Parco Falcone e Borsellino che quando va bene si assiste a semplici risse?

Villa Schwerte che sin dalla prima serata e per tutto il corso del pomeriggio è popolata da ubriaconi molesti, utilizzata come luogo di bivacco per senza tetto ed extracomunitari non accolti in comunità? La villetta in via Ragone od in via Schreiber che dopo le 20 diventano terra di nessuno?
I cittadini attendono risposta. Confidando nell’efficienza delle forze dell’ordine altresì viene invitata l’amministrazione comunale a prendere provvedimenti seri in materia di sicurezza. Altro che “Nonno Vigile”.

Adriano Rescigno – Le Cronache

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