Rinuncia ad un’offerta di lavoro negli Stati Uniti per restare in città. Particolare la pizza “Cronache”. Due Guinness World e 13 primi posti, ha realizzato il suo sogno.
CAVA DE’ TIRRENI. E’ nel silenzio e con il sudore che crescono coraggio e voglia di fare, con la purezza di chi ha lo sguardo ancora da ragazzino, continua ad accumulare premi nella piccola realtà di una periferia cavese. E’ la storia di Vincenzo Della Monica (nella foto)
18 anni ad ottobre che sin da piccolo scolaro sognava di diventare maestro pizzaiolo e di acquistare quella pizzeria sotto le finestre della sua classe nella frazione Santa Lucia.
Parlando con Vincenzo, schivo, poco avvezzo ai riflettori seppur presente nella scena internazionale delle gare di settore da quando aveva 15 anni, ci si accorge di tutto questo ci si chiede come mai così giovane ha scelto di aprire un’attività commerciale a Cava de’ Tirreni, dalla quale tanto vanno via per le scarse politiche di incentivo al commercio. Con altrettanta naturalezza, Vincenzo risponde «Se vado via da Cava ho perso, è la mia città, il luogo dove grazie a Salvatore Amato ho imparato l’arte della pizza e dove spero di aprire una pizzeria più grande di “Rosy Pizza”, magari sul corso, magari la prima di una catena presente in tutto il mondo».
Due guinness word record, 13 primi posti su 25 gare portate a termine in 4 anni, ed ora tutti i grandi marchi ed i grandi maestri vogliono lavorare con lui, per la bontà della sua pizza e per la preparazione in campo alimentare. Vede presentarsi un’offerta lavorativa negli Stati Uniti ma niente, il ragazzo, le coppe ha deciso di lucidarle a Cava, con orgoglio e coraggio senza badare all’ustione di secondo grado su tutto il corpo dopo lo scoppio del suo forno. Il suol’idolo è “Gigione” Sorbillo.
La pizza “Cronache” Pronta una “Venere” e pensando al nostro direttore, la pizza “Cronache”: miele, capicollo, scamorza, polvere di noci ed al centro una scamorza di 125 grammi, senza contare l’Amalfi-Tramonti, regina di record. «Impasto pizze per amore –dice Vincenzo– con acqua, farina e lievito e mi diverto a regalare sorrisi»
Adriano Rescigno – Le Cronache