«Un ritardo di Stato e Regione»

Il primo cittadino ha sporto denuncia al comando dei carabinieri forestali contro ignoti contro chi ha appiccato le fiamme. Il sindaco Servalli, del Pd, critica l’organizzazione per contrastare gli incendi.

CAVA DE’ TIRRENI – Nove giorni di fuoco a ritmo incessante ed estenuante, roghi spenti e poi riaccesi, la mano assassina dell’uomo al centro. Servalli non ne può più e denuncia tutto in prefettura ed ai carabinieri. Da piccoli roghi su monte Sant’Angelo ad un maxi incendio su monte Finestra è un passo se uomini e mezzi sono in pochi ed il sindaco metelliano non le manda a dire: La mancanza di mezzi sufficienti ad affrontare la situazione d’emergenza estiva verificatasi in tutta la Campania e non solo, segnala in maniera evidente un ritardo dello Stato e della Regione nell’organizzazione di un livello di intervento idoneo.

Preoccupato anche per il rischio idrogeologico invernale per le zone colpite, al comando dei carabinieri forestali cittadino nella stessa mattinata di ieri il sindaco Servalli ha sporto denuncia contro ignoti per perseguire eventuali criminali che hanno interessi ad appiccare incendi nella vallata. Acute inoltre sono le grida d’aiuto per ottenere mezzi aerei più adeguati e personale per la bonifica del terreno.
Al di là del contenuto del comunicato diramato nella mattinata di ieri contente tutti i dettagli è interessante osservare come il primo cittadino di matrice Pd bacchetti il governatorato De Luca, sintomi di una frattura prossima?

Urlo nella giungla di un rappresentate dei cittadini? Malcontento di chi si sente declassato da chi a fornito garanzie?
Certo è che nemmeno i social sono lasciati a riposo in questi giorni di vacanza per maggior parte del Consiglio comunale, infatti tra selfie di assessori e brindisi di consiglieri, le righe le rompe lo stesso Servalli che si scaglia contro il ministro Del Rio “dopo la questione migranti e lo scontro con Minniti, anche sulla questione abusivismo ho l’impressione che il ministro Del Rio non ci capisca molto.

Del resto è anche quello che ha sfasciato in modo incomprensibile, le province”. Starà per caso maturando il sindaco di cambiare simbolo? Il clima intanto è rovente e per niente disteso.

Adriano Rescigno – Le Cronache

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