Indagine che si vuole concludere in tempi stretti.
NOCERA INFERIORE – Gli inquirenti, i carabinieri del Ros e i pm Vincenzo Senatore e Marco Colamonaci della Dda di Salerno, procedono a riitmi serrati con interrogatori di indagati e di persone informate sui fatti. Nelle prossime ore, ne sono previsti altri. Negli scorsi giorni, Nicola Maisto, consigliere comunale di maggioranza è stato ascoltato sulla compravendita dei voti a suo favore e che vede Luigi Sarno (uno degli arrestati) tra i procacciatori degli elettori corrotti. Maisto, come è già noto, ha dichiarato di non conoscere nessuno degli altri indagati a lui ricondotti per i voti comprati. A suo favore ci sarebbe il non aver fatto affiggere alcun manifesto durante la campagna elettorale e Sarno in queste ultime amministrative sembra essersi specializzato (per cosi dire) in affissioni per molti candidati. Ma basta questo per dire che i due non si conoscevano?
Ovviamente no e ora bisognerà controllare tutti coloro che hanno avuto a che fare con Maisto durante la campagna elettorale per vedere se tra questi ci sono gli indagati o eventuali intermediari per chiarire la vicenda. Gli investigatori, noti per la loro professionalità, non si sarebbero lanciati nel tracciare un quadro senza avere elementi almeno di una buona validità.
Ascoltato come persona informata sui fatti anche il sindaco Manlio Torquato, come anticipato da Il Mattino. Raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, il primo cittadino nocerino non ha risposto ad alcuna domanda nel rispetto del segreto istruttorio. E’ immaginabile, come anticipato da altri quotidiani, si sia parlato della delibera, una vicenda al centro dell’inchiesta. E’ presumibile che anche altri vengano chiamati a rispondere alle domande degli inquirenti, soprattutto tra gli indagati principali. L’impressione che, vista la celerità delle indagini, il quadro complessivo sarà chiaro in poco tempo. E l’impressione è quella che molti avvocati attendano (forse sperino) nel Riesame degli arrestati per vedere ridimensionata la vicenda prima di decidere la reale strategia difensiva anche dei semplici indagati.
Un’ipotesi, atteso il quadro proposto dagli inquirenti in conferenza stampa, che appare un auspicio destinato a non avere seguito, almeno per alcune posizioni.
Le Cronache