Scafati trema. Stamattina è esplosa una bomba davanti ad una pescheria. La situazione ha innescato diverse polemiche e reazioni.
Sulla vicenda Scafati in movimento ha diffuso una nota: “Purtroppo avevamo ragione. Già il giorno 14 agosto quando si riunì il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza esprimemmo i nostri dubbi sul fatto che vi era una mancanza di programmazione per combattere gli episodi di criminalità che purtroppo da anni attanagliano la città di Scafati. Il giorno dopo ci fu subito una rapina e con un nostro comunicato siamo stati costretti con rammarico ad apostrofare come “vergognoso” l’atteggiamento delle istituzioni a Scafati . Dopo 15 giorni non possiamo dire altro che avevamo ragione. Ieri gli spari verso un’attività commerciale oggi una bomba, l’ennesima, ha risvegliato con il suo boato la comunità scafatese . Cosa si aspetta che davvero ci scappi il morto? Sono mesi e mesi che nella Tenenza di Scafati manca il Tenente, questo a dimostrazione del fatto che c’è poca attenzione da parte delle istituzioni verso la nostra città nonostante ci sia stato uno scioglimento per infiltrazione camorristica della giunta comunale e nonostante ci siano un continuo ripetersi di episodi criminali. Nulla togliendo ai marescialli che hanno condotto la Tenenza fino ad oggi, perché non si è nominato chi potesse coordinare le forze dell’ordine le uniche, le poche che sono presenti sul territorio? Ricordiamo che Scafati conta solo 24 carabinieri su un territorio di circa 20kmq e con una popolazione che supera i 50000 abitanti. Ancor più grave è che questa mattina siano dovuti intervenire i carabinieri di Angri . Eppure Angri è un paese che conta la metà degli abitanti di Scafati. Per la seconda volta in pochi giorni negli orari notturni interviene la pattuglia di un paese limitrofo e non quella di Scafati. Le colpe sono prettamente politiche perché ci sono dei continui tagli alle forze dell’ordine sempre e solo nell’interesse dei piani di rientro del debito pubblico. Oltre alla critica, nelle proposte, noi dell’associazione Scafati in Movimento chiediamo già da tempo l’aumento dell’organico della Tenenza di Scafati che ha pochissime unità e l’istituzione di commissariato o quantomeno di un distaccamento della Polizia di Stato proveniente da Nocera. Ma ad oggi abbiamo solo la totale assenza di risposte a riprova dell’assenza delle istituzioni. Purtroppo avevamo ragione. Già il giorno 14 agosto quando si riunì il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza esprimemmo i nostri dubbi sul fatto che vi era una mancanza di programmazione per combattere gli episodi di criminalità che purtroppo da anni attanagliano la città di Scafati. Il giorno dopo ci fu subito una rapina e con un nostro comunicato siamo stati costretti con rammarico apostrofare come “vergognoso” l’atteggiamento delle istituzioni a Scafati . Dopo 15 giorni non possiamo dire altro che avevamo ragione. Ieri gli spari verso un’attività commerciale oggi una bomba, l’ennesima, ha risvegliato con il suo boato la comunità scafatese . Cosa si aspetta che davvero ci scappi il morto? Sono mesi e mesi che nella Tenenza di Scafati manca il Tenente, questo a dimostrazione del fatto che c’è poca attenzione da parte delle istituzioni verso la nostra città nonostante ci sia stato uno scioglimento per infiltrazione camorristica della giunta comunale e nonostante ci siano un continuo ripetersi di episodi criminali. Nulla togliendo ai marescialli che hanno condotto la Tenenza fino ad oggi, perché non si è nominato chi potesse coordinare le forze dell’ordine le uniche, le poche che sono presenti sul territorio? Ricordiamo che Scafati conta solo 24 carabinieri su un territorio di circa 20kmq e con una popolazione che supera i 50000 abitanti. Ancor più grave è che questa mattina siano dovuti intervenire i carabinieri di Angri . Eppure Angri è un paese che conta la metà degli abitanti di Scafati. Per la seconda volta in pochi giorni negli orari notturni interviene la pattuglia di un paese limitrofo e non quella di Scafati. Le colpe sono prettamente politiche perché ci sono dei continui tagli alle forze dell’ordine sempre e solo nell’interesse dei piani di rientro del debito pubblico. Oltre alla critica, nelle proposte, noi dell’associazione Scafati in Movimento chiediamo già da tempo l’aumento dell’organico della Tenenza di Scafati che ha pochissime unità e l’istituzione di commissariato o quantomeno di un distaccamento della Polizia di Stato proveniente da Nocera. Ma ad oggi abbiamo solo la totale assenza di risposte a riprova dell’assenza delle istituzioni. Basta con le passerelle e i proclami, vogliamo i fatti.”
Non si è fatto attendere il commento del M5s a livello parlamentare, sul caso Angelo Tofalo:”Apprendo dalla stampa, con grande rammarico, che la città di Scafati risale alla ribalta per l’ennesimo episodio criminale. Questa mattina un’altra bomba è esplosa dopo che appena ieri un negozio era stato crivellato di colpi. Negli ultimi anni sono decine gli episodi di questo genere. È il momento di dare risposte forti alla comunità scafatese fatta di persone oneste e lavoratrici, bisogna ridare loro, con immediatezza, tranquillità e sicurezza. Non ci sono più scuse dietro le quali lo Stato possa nascondersi. Proprio in una città, commissariata a seguito dello scioglimento per infiltrazione camorristica, lo Stato stesso deve farsi sentire ancora di più. Il prossimo 12 settembre riapriranno gli uffici della Camera dei Deputati e mi impegno a sottoporre al ministro degli interni Minniti un’interrogazione riguardante la “(in)sicurezza” di Scafati. Nel frattempo, insieme a numerose persone che stanno dedicando energie e tempo al bene comune, si sta osservando anche l’operato della Triade Commissariale il cui lavoro sembrerebbe stia provocando malcontento e disservizi tra i cittadini. Scafati ha bisogno di crescita, sviluppo, investimenti, lo Stato non può venir meno in un campo come la sicurezza, ne va della credibilità delle istituzioni. La camorra si combatte anche con il lavoro e lo sviluppo. Un maggior controllo con più forze dell’ordine sul territorio possono trasformare Scafati da “far west” a faro dell’Agro Nocerino Sarnese. Non un passo indietro contro la criminalità.”
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