Processi mediatici diventano in breve tempo la verità assoluta, ma basta leggere la documentazione sul sito del Comune

Contro Torquato attacchi che al momento appaiono ingiustificati. Aspettare le verifiche della magistratura.

NOCERA INFERIORE – Bocche cucite nel mondo politico locale, la bufera giudiziaria sul voto si scambio politico – mafioso, ha lanciato un silenzio che, in molti, definiscono assordante. Le uniche dichiarazioni sulla vicenda sono arrivate solo dal primo cittadino Manlio Torquato, proprio all’indomani dell’inchiesta e quelle di ieri. Poche parole per sancire che l’Amministrazione è estranea ai fatti, affermazione ribadita qualche giorno dopo dal vicesindaco Mario Campitelli.

Probabilmente la prossima settimana ci sarà una riunione di maggioranza per fare il punto della situazione, ma per ora regna il silenzio. Il pomo della discordia resta l’atto di indirizzo sul cambio di destinazione d’uso del terreno confinante con la parrocchia di San Giuseppe, deliberato dalla Giunta ed oggetto delle indagini. Si parla di pressioni fatte al sindaco, da parte degli indagati, ma a leggere le carte pubblicate sul sito del Comune, il primo cittadino ha agito in modo autonomo, trasparente e senza tener conto di certi interessi che avrebbero minato tal decisione. Un sindaco che non concede spazio all’illegalità, dovrebbe essere premiato. Dopo la richiesta del sacerdote ed il parere del Vescovo, si é dato vita al deliberato. Questi i fatti documentati in Comune.

Ma c’è chi grida allo scandalo, senza sapere che la delibera di Giunta doveva passare il Consiglio comunale, poiché solo lì è possibile variare il Puc. Purtroppo assistiamo ancora una volta e non è il primo caso, a processi mediatici che, in poco tempo, diventano la verità assoluta. Bisogna attendere invece la magistratura, unico organo deputato a giudicare. Non è una questione di garantismo, ma la semplice deduzione che il nostro sistema giudiziario è basato su questo principio, tra l’altro anche costituzionale. Qui si sta condannando da più parti un sindaco onesto e che ha sempre agito per il bene della collettività. Ciò che invece bisogna sperare e che la giustizia sia celere e puntuale, che faccia luce su tutta la vicenda. Un’amministrazione non può restare ferma, deve far fronte alle esigenze di una intera comunità, bloccata non servirebbe a nulla.

Giuseppe Colamonaco – Le Cronache

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