«L’attacco al consigliere Vincenzo Lamberti è qualcosa di inqualificabile». Toni alti nello scontro tra maggioranza e opposizione. I Responsabili per Cava martellano il sindaco che prima li apostrofa poi sui social fa dietrofront.
CAVA DE’ TIRRENI. «Sciacalli, deliranti, menzogneri e patetici. Si tratta di brutti episodi e sappiamo da dove viene l’esempio, dove il sindaco trae ispirazione per questi comportamenti. Si tratta di un esempio che non piace, anche se ha portato molta fortuna al suo ideatore, e cioè a Vincenzo De Luca. Esempio che non si attagli a Vincenzo Servalli, che abbiamo sempre conosciuto come persona mite ed equilibrata». Sarà colpa dell’eccessivo caldo estivo, colpa dello stress, forse per qualche “ceffone” assestato all’amministrazione dal movimento Responsabili per Cava che in un pressing asfissiante negli ultimi periodi si è dimostrato l’unico flagello del sindaco, aprendo polemiche su ogni fronte dall’ospedale alla tari, certo è che la prima reazione mal ponderata ed offensiva del sindaco alle iniziative del movimento dai toni seppur aspramente politici, ma mai offensive o personalmente denigranti, non è passata inosservata tant’è che si ridiscute l’appellativo di bravo ragazzo.
Forse i toni esasperati ed esagerati erano un modo per alzare la voce, forse un moto d’ira deluchiano, certo è che a molti non è piaciuto e che mal si associa ad una politica cittadina che nonostante tutto a certi livelli periferici non si era mai abbassata prima d’ora, senza contare le reazioni social mal ponderate e poi corrette a frittata fatta tra lo stupore dei like degli aventi diritto al voto. A spiegare l’accaduto è un comunicato stampa del movimento Responsabili per Cava che accusa sindaco ed alcuni membri della maggioranza di offese personali dirette al consigliere Vincenzo Lamberti, «un attacco inqualificabile […] e non è un caso che il sindaco dopo aver letto le reazioni spontanee dei cittadini sui social si sia affrettato a fare marcia indietro.
Speriamo che l’atteggiamento cambi, e che il confronto e la polemica (anche duri) – scrivono i Responsabili – non lascino più spazio ad attacchi inconsulti e volgari». Situazione che oltre allo stupore ed alla plausibili scuse che arriveranno dall’amministrazione, perché uno svarione difensivo dopo tempo è anche ammissibile purche’ con immediata correzione, rivela anche un altro dato significativo, si è palesato il vero nemico del Pd cittadino da arginare che tanno ha fatto arrabbiare i suoi componenti, nemmeno il consigliere Di Matteo è mai riuscito in cotanta impresa, eppure… Moto d’orgoglio di un pugile alle corde? Forse. Certi che da un’ora all’altra le scuse arriveranno, i Responsabili continuano le loro battaglie da guerrieri della luce.
Adriano Rescigno – Le Cronache