“TURISMO E FOLKLORE” parte seconda.
Come avevamo anticipato, dopo aver criticato il metodo utilizzato dall’Amministrazione Servalli per rispondere alle nostre denunce, desideriamo entrare nel merito delle repliche che gli esponenti dell’Amministrazione hanno voluto rivolgerci.
Iniziamo dalla risposta che al nostro comunicato stampa sul tema del “Turismo e Folklore” hanno ritenuto di dare l’Assessore Enrico Polichetti e la Consigliera delegata al turismo Marisa Bironcino. Al netto delle ingiurie (sulle quali non ritorneremo) resta ben poco, e quindi la replica dei due volenterosi di turno conferma come i “Responsabili per Cava” hanno visto giusto nel formulare una serie di accuse circostanziate sulla gestione di questi temi da parte dell’Amministrazione Servalli.
Innanzitutto, la loro replica si riferisce essenzialmente a solo due dei punti posti all’attenzione dal manifesto e dal comunicato dei “Responsabili”, e cioè alla riduzione del flusso turistico a Cava e alla partecipazione della nostra città al Festival di Villa Guariglia. Degli altri praticamente non si parla, perché evidentemente non c’era nulla da dire, se non ammettere, come si è fatto per “CavaComix”, che non si è stati in grado di assicurare agli organizzatori spazi adeguati.
E veniamo alle uniche due questioni sulle quali la replica dell’Amministrazione prende veramente posizione.
Per quanto riguarda la prima, e cioè il calo delle presenze turistiche, i dati a cui i Responsabili per Cava hanno fatto riferimento sono quelli ufficiali delle presenze 2015 e 2016 analizzati dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, che riferisce di un calo di pernottamenti del 23%, essendo le presenze passate da oltre 73.000 (2015) a meno di 58.000 (2016). Sono dati ufficiali, non possiamo farci niente. Se poi è vero che invece si è registrato “un aumento medio delle presenze e degli arrivi” (e che vuol dire?) del 4% rispetto agli anni della precedente amministrazione, vuol dire che dovremmo essere a quota 76.000 pernottamenti. Ce lo dimostrino, la cosa ci farebbe piacere. L’Amministrazione ha provato a smentire i dati dell’Azienda di Soggiorno con un resoconto “fatto in casa” nel mese di marzo 2017, rivolgendosi direttamente alle strutture ospitanti. Ma se anche accettassimo che le presenze del 2016 sono state 66.000 come loro hanno detto, comunque avremmo avuto un calo di oltre 7000 presenze (circa il 10-12% rispetto al 2014 e 2015), che è cosa di non poco conto.
E veniamo alla partecipazione al finanziamento del Festival di Villa Guariglia (o Tour di Villa Guariglia che dir si voglia). La denuncia dei Responsabili per Cava aveva ed ha il significato di stigmatizzare come la Giunta Servalli, invece di valorizzare l’enorme patrimonio culturale e folkloristico della nostra città, si accoda ad iniziative e progetti che, per quanto importanti, nascono su territori diversi dal nostro. Pensiamo alla decennale Festa Medioevale che si svolgeva presso la Badia. Da pochi giorni abbiamo appreso dai giornali che gli organizzatori hanno annullato la manifestazione perché non hanno ricevuto finanziamenti che gli permettessero di svolgerla. Allora ci chiediamo: perché non finanziare o cercare di ottenere fondi per un evento che ha sempre avuto grande successo, che coinvolge un’intera frazione di Cava e che fa perno sull’Abbazia Benedettina, simbolo di una città e culla di noi cavesi?
Se poi si ritiene che si debba cambiare radicalmente il tipo di inziative da promuovere, si abbia il coraggio di dirlo. Non è detto che si debba continuare a privilegiare per forza il folklore locale e le feste di tradizione della città. Ci sono tante persone alle quali queste manifestazioni non piacciono, e si può anche scegliere di puntare su altri eventi, meno “provinciali”, più snob, più vicini a quelli che si organizzano a Salerno. E’ una scelta programmatica, basta dirlo con chiarezza e senza ipocrisie.
E poi: perché quando si parla del mondo del folklore cavese vengono utilizzati termini come un “groviglio di approssimazione e superficialità”? E’ vero che ci sono grandi e reali difficoltà, ma sono la conseguenza del fatto che la Festa di Montecastello è una cosa viva, che suscita passioni ed emozioni che però non vanno disprezzate, perché sono la motivazione vera della partecipazione di popolo alla festa.
Con i termini utilizzati, l’Assessore Polichetti e la Consigliera Bironcino rischiano di non gratificare, se non addirittura offendere, più di mille figuranti che dedicano tempo, passione e sudore alla valorizzazione delle tradizioni cittadine. Valorizzazione che invece questa Amministrazione, ad oggi, non ha saputo dare al “Popolo del Folklore” cavese. Se questa è la considerazione che l’Amministrazione Servalli ha di oltre mille cittadini, con famiglie e tradizioni secolari a seguito, nessuna speranza c’è affinchè in futuro possa realizzarsi un investimento serio per il rilancio della Disfida dei Trombonieri e della Festa di Montecastello.
I Responsabili per Cava
Marcello Murolo Vincenzo Lamberti Pasquale Senatore Daniela Senatore Clotilde Salsano “Titti” Maria Palmieri Vincenzo Palmieri Danilo Sorrentino @Mario Cardamone Michele Capuano Mario Colucci Raffaele Giordano