Quel minuto fatidico attorno al quale ruota tutta l’inchiesta

L’autopsia necessaria per stabilire cosa accaduto in via Origlia tra Davide ‘o siciliano e la sua vittima. Le versioni date dall’assassino e di una testimone divergono in un punto fondamentale.


NOCERA INFERIORE
. L’indagine ruota intorno a ciò che è accaduto in un solo minuto. L’inchiesta sull’omicidio del 53enne infermiere Maurizio Fortino ha come nodo centrale ciò che è accaduto in pochi istanti nella piccola abitazione di una traversa di via Origlia, intorno alle 22 di giovedì. E’ vera la ricostruzione dell’assassino, il 42enne Davide Giorgio Sanzone, originario della provincia di Ragusa, fino a poco tempo fa con il cognome Giancane: alla vista dell’infermiere (che non era in condizioni sconvenienti), il “‘o Siciliano” chiese cosa ci facesse a quell’ora in casa dove c’era sua figlia che ha 9 anni scatenando la reazione della vittima che lo avrebbe obbligato con le spalle contro un ostacolo e a quel punto il padre della bimba avrebbe preso un coltello da cucina colpendo il 53enne tra le spalle e il lato.

Oppure è vera la versione data dalla ex compagna e cioè che Sanzone, visto Fortino tra la cucina e il bagno della casa della sua ex lo avrebbe colpito all’improvviso e alle spalle. Le tracce di sangue nel bagno sembrano dare ragione alla seconda ipotesi. Una differenza non da poco che potrebbe spostare l’asse accusatorio da una legittima difesa semmai eccessiva ad un omicidio volontario. A questo punto, fondamentale sarà l’autopsia (potrebbe tenersi già domani) e le successive indagini della ricostruzione della scena dell’aggressione. Contro ‘o Siciliano giocano anche i precedenti violenti con minaccio e l’uso di armi improprie. A poco potrebbero valere le frasi che avrebbe detto a Fortino di non denunciarlo, quasi mosso a pentimento.

Al pm Giampaolo Nuzzo e ai carabinieri di Nocera il compito di chiarire la vicenda anche dopo l’interrogatorio dell’indagato di questa mattina.

Le Cronache

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