Degli “storici” non c’è quasi traccia: un male?
NOCERA INFERIORE. Sono proprio i democratici nocerini il partito nel quale ci sono stati i maggiori cambiamenti e riequilibri post elettorali. Se la storica componente socialista (wurlls degli ex consiglieri comuanli Iannello ed Esposito) si era già allontanata molto prima delle elezioni confluendo nel Movimento Democratico e Progressista di D’Alema e Bersani insieme ad alcune figure storiche della sinistra nocerina, le ultime elezioni, con tempistiche e motivazioni diverse, hanno visto l’uscita di scena dell’ex segretario dei Ds e del Pd Salvatore Forte, dell’ex assessore e vicesindaco Vincenzo Petrosino e del capogruppo uscente Massimo Petrosino.
Un partito completamente rinnovato, forse troppo, visto che oggi è rappresentato in consiglio ed in giunta dalla truppa torquatiana (Paolo De Maio, Luigi Pepe e Gianfranco Trotta) e dall’ex Udc e Fratelli di Italia Giancarlo Giordano e, forse a breve, anche dai consiglieri areniani. La giovanissima Federica Fortino, fresca di nomina assessorile, ed il renziano della prima ora Vincenzo Stile rappresentano, quindi, la “componente storica” del Pd nocerino dopo la mancata elezione di Massimo Petrosino.
Giuseppe Colamonaco