Il caso è quello dei manifesti funebri pagati con soldi comunali. La ricostruzione di quanto accaduto.
SAN MARZANO SUL SARNO. Manifesti funebri secondo atto… direttamente davanti all’autorità giudiziaria. Il ricorso ai giudici penali lo prospetta uno dei due contendenti. Il consigliere comunale di opposizione Vincenzo Marrazzo e lo annuncia contro il sindaco Cosimo Annunziata. Scrive Marrazzo nel suo annuncio di denunciare il sindaco: «Ho preso questa decisione dopo una lunga riflessione e credo che sia la migliore in assoluto. Non posso permettere che un sindaco, il primo cittadino di una comunità, non sappia rispondere alle critiche, giuste o sbagliate che siano, con offese».
La vicenda è relativa alla scorsa settimana, quando Marrazzo ha sollevato dubbi sui pagamenti dei manifesti mortuari con i soldi del Comune e il relativo battibecco (vedi Le Cronache del 25 giugno scorso). «Il sindaco, invece di argomentare le sue ragioni, ha pensato bene di dire che non so esprimermi. Ecco, in questo modo Cosimo Annunziata ha smesso i panni dell’amministratore per vestire quelli da bullo. Mi sono sentito offeso e umiliato. Ma in primis ho pensato ai miei concittadini. San Marzano sul Sarno non merita un sindaco bullo, che non garantisce il rispetto dell’articolo 21 della Costituzione a chi non la pensa come lui».
Da qui la decisione di denunciare Annunziata per diffamazione a mezzo social. «Ho già dato mandato ai miei legali di avviare l’iter contro il sindaco. Non posso pensare che a un marzanese che non la pensa come il nostro primo cittadino venga detto che non si sa esprimere. Ecco perché chiederò i danni morali. Se la magistratura mi darà ragione so già cosa fare: devolverò la somma ricevuta in favore di uno dei tanti progetti che combattono il bullismo in provincia di Salerno».
Annunziata, dopo il comunicato di Marrazzo, era andato su tutte le furie: «Apre polemiche su fatti inesistenti con il solo obiettivo di rendersi visibile – ha scritto il 24 giugno scorso il primo cittadino dalla pagina social del Municipio – lo faccia in Consiglio dove spesso si assenta e quando passa, non è in grado di esprimersi correttamente».
«Il sindaco può fare qualsiasi cosa con i suoi soldi, ma non con quelli dei cittadini – ha risposto Marrazzo
– i manifesti funebri fatti dai nostri amministratori sono illegittimi secondo una sentenza della Corte dei Conti e rischiano di portare l’ennesima inchiesta della magistratura contabile nel nostro comune». Annunziata non ci sta e minaccia di querelare chiunque «speculi su fatti inesistenti, con il solo obiettivo di gettare fango e cattiveria». «Da sempre – ha continuato il sindaco – ci autotassiamo per renderci partecipi dei lutti dei cittadini quando si decide di far affiggere manifesti funebri da parte dell’amministrazione».
Per Annunziata si tratta di una provocazione becera che offende i concittadini. «Le continue assenze in Consiglio di Marrazzo avrebbero già consentito di farlo decadere – ha affondato la fascia tricolore – a tutto c’è un limite». Non tarda la replica di Marrazzo che sfida il sindaco ad andare a denuciarlo. E continua «sarò ben lieto di rispondere ai giudici, se chiamato in causa. Per me, a differenza di altri, sarà un’esperienza nuova» ha concluso il consigliere del Pd.
Ieri, l’annuncio di Marrazzo di ricorso alla magistratura contro il primo cittadino.
Le Cronache