La Confcommercio pone una questione generale, altri no

La battaglia di Amendola indigesta per molti.

PAGANI – Pochi sono realmente contro al supermercato nel consorzio di bonifica. Molti lo sono a chiacchiere e c’è chi lo è ma per motivi diversi. La Confcommercio è stata lasciata sola: «Di questa vicendaafferma il presidente Luigi Amendolanon si è interessato nessuno di maggioranza o di opposizione prima del nostro intervento e in pochi lo fanno adesso. Abbiamo chiesto un consiglio comunale monotematico su questa vicenda e in generale sul commercio in città ma non ci è stato concesso. Del resto non ci sono state date le carte per il nostro legittimo diritto di controllo sull’attività comunale in un delicato settore della città, che è poi anche il nostro, come possono darci un consiglio comunale?».

Ci sono state anche polemiche da parte di qualche consigliere comunale contro la Confcommercio perché avrebbe fatto poco per opporsi: certo è che proprio e solo questa associazione ad aver presentato e presenterà ancora esposti in sede amministrativa e alla procura e conduce una battaglia per rendere pubblico una vicenda che in tanti vorrebbero non affrontare. C’è poi da dire che, sembra, mentre la Confcommercio pone una questione di principio sull’intera area e sull’individuazione in quella zona di un grande supermercato, altri intendano fare una battaglia solo contro la soluzione Lidl.

In città si vocifera di altre operazioni per aprire grandi supermercati nella stessa zona, infatti, che sarebbero bloccate da questa apertura della struttura commerciale. Insomma tutti contro la Lidl ma non deve averla vinta la Confcommercio che, con il suo principio, “fregherebbe” anche qualche altro imprenditore interessato a una diversa operazione.

Confcommercio traccia un quadro da chiarire.
Gli altri dubbi sull’autorizzazione e sulla mancanza di Puc e Siad.

Il problema per l’autorizzazione del Lidl non riguarda, per la Confcommercio, solo lo spreco di denaro pubblico visto che sono stati vanificati i soldi spesi per la catena del freddo ma anche altri. L’area individuata dal consorzio per il supermercato, secondo Luigi Amendola, è classificata come F1 nel piano regolatore generale, destinata, cioè, all’esposizione con unica deroga per la catena del freddo che lì doveva sorgere. Come è stato possibile autorizzare, nonostante tale previsione urbanistica, l’apertura del supermercato, si chiede l’associazione dei commercianti. A questo si aggiunge anche che in città esistono zone Pip che potrebbero ospitare centri commerciali, certamente non a ridosso della città, facendo concorrenza ai negozianti di Pagani e Nocera Inferiore.

In più, a Pagani, manca ancora il Puc e il Siad, le regole basi per la costruzione di una città e per le previsioni anche del suo sviluppo commerciale. In assenza di tali regole diventa un far west, secondo la Confcommercio e quindi si dà la possibilità a chiunque di fare ciò che vuole, anche se danneggia altri operatori.

Le Cronache

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