Da giorni impera la paura in tutta l’area dall’alto valore. Chiusa la strada provinciale n.2 che dall’Agro conduce in Costiera. Trovati numerosi inneschi chimici in vari punti della montagna tra Corbara, Sant’Egidio e Tramonti.
CORBARA / TRAMONTI. Bruciano da giorni le colline tra Corbara e Tramonti, nonostante gli interventi coordinati dei Vigili del Fuoco, dei Volontari e di un canadair. Appena quattro giorni dopo l’incendio del 4 luglio scorso che aveva provocato la chiusura della Strada provinciale 2, che collega l’Agro alla Costiera amalfitana, e l’evacuazione preventiva dell’Hotel Valleverde e di alcune case nelle vicinanze, la situazione è tornata a farsi preoccupante. Sabato mattina le fiamme hanno ricominciato a incendiare ettari di vegetazione sulle colline di Corbara al confine con quelle che uniscono il Valico di Chiunzi a Cesarano di Tramonti, a qualche chilometro di distanza dal precedente incendio, risultando particolarmente difficili da estinguere.Ieri pomeriggio, dunque, il sindaco di Corbara, Pietro Pentangelo, ha firmato una nuova ordinanza di chiusura dell’arteria viaria, per tutelare gli utenti della trafficata strada, raggiunta dalle fiamme. Nel frattempo sono sopraggiunti, a dar man forte alla Pubblica Assistenza Corbara e alla Protezione Civile “Papa Charlie”, anche i volontari della Pubblica Assistenza Millenium Costa d’Amalfi.
«Abbiamo inviato una nota urgente al Prefetto di Salerno per chiedere l’intervento dell’esercito – dichiara Pentangelo – È necessario spegnere urgentemente quegli incendi sviluppatisi in più punti, che stanno minacciando la nostra comunità». A risentire delle conseguenze dell’incendio non solo le zone immediatamente vicine all’incendio, ma anche le vallate dell’Agro nocerino e di Tramonti, che in questi giorni sono invase da pezzi di cenere incandescenti, brandelli di natura bruciata che minacciano di causare altri incendi nelle zone circostanti. A tratti, inoltre l’aria si è fatta irrespirabile. Si spera in una risoluzione definitiva per salvare ciò che resta delle floride colline e non aggravare ulteriormente la situazione già grave del dissesto idrogeologico, che si ripresenta ogni anno con le prime piogge.
RITROVATI GLI INNESCHI CHIMICI
Intanto, subito dopo la pausa tra il primo e il secondo incendio di ieri pomeriggio, sono stati ritrovati lungo la montagna vari inneschi chimici (vedi foto) disseminati ovunque per far divampare le fiamme a mo’ di macchia di leopardo. Confermata, quindi, la natura dolosa del vasto incendio che sta devastando i Monti Lattari tra i comuni Corbara, Sant’Egidio del Monte Albino e Tramonti e che minaccia di scendere verso Ravello.
L’USO DI MEZZI AEREI
Ieri pomeriggio l’arrivo di un elicottero ha diminuito la portata delle fiamme che erano arrivate fino a lambire le abitazioni di Corbara. purtroppo, visti i tanti roghi in Campania, è scarsa la disponibilità di mezzi aerei.
Maria Abate – Le Cronache