Conti comunali di fatto fuori controllo. Un milione di euro i debiti fuori bilancio

Intanto, la neo sindaca Lanzara non conferma e non smentisce un incontro con Roberto De Luca: un altro calcio negli stinchi del Pd locale? Perfino mancati pagamenti di espropri, contenziosi vari ed altre mancate previsioni

CASTEL SAN GIORGIO. Il secondo consiglio comunale di Castel San Giorgio, il primo che realmente avvia l’attività della giunta Lanzara, andato in scena lunedì, ha riservato non poche sorprese. I conti del Comune, praticamente sono fuori controllo. Oltre un milione di debiti fuori bilancio provenienti tutti dalle passate amministrazioni e che riguardano 400mila euro di danni alla ditta costretta allo stop dei lavori per la realizzazione del teatro comunale, e una serie di mancati pagamenti per le indennità di esproprio che vanno dalle strade in area Peep alla caserma dei carabinieri.

Una vera e propria tegola che fa sorgere un dubbio! Ma come sono stati gestiti gli espropri negli ultimi venti anni?
Era difficile prevedere che queste indennità avrebbero dovuto prima o poi essere pagate? E’ mai possibile che politici e funzionari abbiano “dimenticato” di prevedere interessi, more dovuti ai contenziosi, costo delle cause civili e le quote capitali da versare a chi aveva dovuto cedere una sua proprietà per la realizzazione di un bene pubblico? Mistero! Come un mistero appare la battaglia dell’opposizione sulla creazione delle commissioni che ricalcano quelle più o meno allestite dalla giunta Sammartino.

Con l’ex sindaco nessuno parlò, con Paola Lanzara le stesse commissioni non vanno bene. Un atteggiamento che sembra la doppia morale di sovietica memoria. L’opposizione vuole anche quella sul Puc. Le commissioni consiliari che non hanno alcun voto deliberativo, ma soltanto consultivo, si scopre ora che sono necessarie. Negli ultimi dieci anni però, sia la giunta Donato, con l’architetto Antonio D’Amico, sia la giunta Longanella con l’Università di Salerno e le modifiche apportate dall’ingegnere Michele Perone, avevano un Puc già pronto che non è mai stato approvato definitivamente, e non certo per colpa delle commissioni consiliari.

Come mai l’opposizione di Paola Lanzara ora alza il vespaio sul Puc da adottare?
Probabilmente qualcuno ha perso in qualche cassetto una pen drive sbandierata da tutti i palchi nel 2005 in cui faceva intravedere interessi di qualche tecnico privato, o qualche tecnico, non contento di aver realizzato le fotografie da allegare a qualche denuncia di abusivismo, ora vuole rifarsi la verginità urbanistica concentrandosi sulle nuove norme di fabbricazione. E nel frattempo rispuntano i veleni delle lettere anonime. In uno scambio di battute tra il sindaco Paola Lanzara e un consigliere comunale di opposizione, si è sentito chiaramente la sindaca stizzita rispondere «Fate, fate le lettere anonime».

Insomma i fuochi della campagna elettorale non sembrano ancora essersi spenti. Le sconfitte bruciano e fanno male, specie in politica e specie se oltre all’amministrazione si rischia di perdere anche altro. Voci ben fondate, infatti, parlano anche di un incontro in un locale sangiorgese, tra Paola Lanzara e Roberto De Luca, assessore al Comune di Salerno e figlio del Governatore della Campania. Il Pd ha bisogno di rivedere la sua politica nell’Agro specie alla luce di una candidatura di Piero De Luca.

Lanzara non conferma, ma neanche smentisce l’incontro riservato. «Io da sindaco ho il dovere di fare il possibile per migliorare le condizioni di vivibilità del paese – dice la sindaca – con l’eredità di un bilancio disastroso frutto di scelte politiche scellerate degli ultimi venti anni devo raccordarmi con gli Enti sovraordinati e creare le migliori condizioni possibili anche di dialogo tra Comuni e con il comune capoluogo. Non ci vedo nulla di strano».

Per l’opposizione e per l’attuale dirigenza del Pd sangiorgese, in pratica, un altro calcio negli stinchi!

Le Cronache

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