Cavaiola di colore verde, perché si protesta solo a Nocera Inferiore?

Da mesi Cronache segnala i nauseabondi scarichi cavesi, perché non si chiede conto al Comune di Cava?

Il colore verde del torrente Cavaiola non è certo una buona notizia. È l’immagine che più rappresenta il tratto aperto che costeggia la statale 18, abbinato poi al fetore che emana, non lascia spazio a dubbi: è una fogna a cielo aperto. La cittadinanza ha preso consapevolezza del problema e già da alcuni mesi si è riunita per dire basta a questo scempio. C’è stato anche un incontro col sindaco Manlio Torquato: alla delegazione di cittadini sono state fatte rassicurazioni sui lavori di collegamento della rete fognaria al depuratore di Angri, oltre all’azione propulsiva da parte del Comune. Ma questo non è  bastato.

inquinamento-nocera-cava-rtalive

Nel frattempo la gente ha pensato di aggregare le forze costituendo la “Rete difesa del territorio”, tanto da raccogliere le firme per un Consiglio comunale monotematico. Un gruppo apartitico che eviterà strumentalizzazioni e chi vorrà strumentalizzare, la battaglia sarà civica ed avrà per scopo il bene comune. Queste le premesse. Protesta giusta e sacrosanta, anche perché nel 2012 studi della facoltà di Medicina di Salerno (Environmental Pollution Effects on Reproductive Health, Clinical, Epidemiological Study in Southern Italy) hanno evidenziato un aumento di malformazioni in quell’area definita “Pentagono della morte”, diverse città dell’agro nocerino sono coinvolte. Dunque un problema che non è solo di Nocera Inferiore.

La vicenda va analizzata a monte e qui si pone una domanda: perché si protesta solo per la situazione di Nocera? Cronache più volte ha affrontato la questione sottolineando un problema che agli attivisti nocerini forse sfugge, via Gaudio Maiori a Cava de’ Tirreni. È qui che sono segnalati scarichi di sostanze industriali e che poi arrivano a Nocera Inferiore, una vicenda che replica le stesse dinamiche del Solofrana, dove gli scarichi conciari arrivano a valle e quindi nell’Agro nocerino. La marcia su Solofra del 2015 fu il segno di unione tra cittadini ed istituzioni, ricca la presenza dei sindaci dell’Agro, cosa che potrebbe e dovrebbe essere per il torrente Cavaiola. Qualcuno parla di una marcia su Cava per far comprendere, come successo per Solofra, che si sta lentamente morendo. Quindi la protesta potrebbe spostarsi anche nella valle Metelliana e questo coinvolgerebbe un comprensorio più vasto, più cittadini saranno tirati in causa per dire no all’inquinamento del torrente Cavaiola.

gc

loading ads