Nocera Inferiore, De Nicola ex Psi zittisce Maraio

Tutta la vicenda ricostruita dall’avvocato nocerino.

«Mi dolgo della caduta di stile manifestata dal consigliere regionale Enzo Maraio nei confronti della posizione autonoma assunta da noi tre eletti in consiglio comunale nella lista del Psi: ciò denota semplicemente la mancanza di argomenti politici da sottoporre ai telespettatori. Maraio ha manifestato in tutta la sua crudezza la totale mancanza di capacità politiche e comprensione del significato di democrazia».

Fausto De Nicola, primo degli eletti della lista Psi a Nocera Inferiore parla a nome anche dei suoi colleghi Manuela Citarella e Aniello Rosati, dopo l’intervista con il consigliere regionale Enzo Maraio, rilasciata a una emittente televisiva locale nella quale, il n.2 del Psi nazionale ha apostrofato in malo modo proprio i tre consiglieri che hanno lasciato il partito, pochi giorni dopo le elezioni.

De Nicola ricostruisce quanto accaduto: «Al momento di candidarci abbiamo stabilito con il partito che, quando avremmo dato prova delle nostre capacità elettorali, avremmo partecipato alle future per rinnovare il Psi e aumentarne i consensi. Maraio, che si diceva innovatore, assunse tale impegno con noi e con tutti coloro che non facevano parte del vecchio partito, tant’è che anche molte persone che ci hanno votato lo hanno fatto in ragione di questo rinnovamento promesso. Durante la campagna elettorale, poi, Maraio, tranne per la venuta del vice-ministro Nencini, a Nocera Inferiore non si è visto, come non si è visto nemmeno il partito, tanto che nessuno dei 24 rappresentanti di lista da esso indicati si è fatto poi vivo alle elezioni. Nemmeno dopo il brillante successo elettorale, i vertici del partito si sono fatti sentire. Solo martedì della scorsa settimana ci è arrivato un sms con il quale veniva convocata una riunione a Salerno, abbiamo chiesto che tale riunione fosse aggiornata per impossibilità a parteciparvi ma si è tenuta lo stesso con l’indicazione netta di Maria Laura Vigliar ad assessore. Vigliar, che è persona seria, in quella sede, vista l’assenza di noi eletti, chiese di aggiornare la riunione ma così non fu fatto. Il venerdì successivo, siamo andati da Maraio per chiedere il perché di quella fermezza esclusivamente sul nome della Vigliar, nonostante avessimo manifestato piena apertura nei confronti di altri nomi del partito, senza indicare alcuno. Maraio è rimasto fermo sulle sue posizioni e noi siamo andati via preannunciando la nostra indipendenza dal partito e che non barattavamo incarichi personali, come quello a me proposto all’interno della direzione provinciale del Psi, per un principio di rinnovamento politico e di meritocrazia. Poco dopo, il sindaco Torquato ci ha chiesto di soprassedere e di provare a trovare una condivisione fino a lunedì sera, quando era previsto un incontro tra il partito e lui. In questi tre giorni nessuno si è fatto sentire da Salerno e ci siamo incontrati direttamente lunedì scorso in Comune quando, alla presenza del sindaco, di noi tre eletti e di un rappresentante della segreteria provinciale, Enzo Di Nicola, il commissario cittadino del Psi, Prisco Palumbo, ha ribadito che l’unico nome per la Giunta era quello della Vigliar, al massimo di una rosa di nomi nella quale c’era sempre la Vigliar, senza indicarne altri. A questo punto, noi tre eletti facemmo il nome di Massimo Torre a titolo esemplificativo ma Palumbo disse che il partito aveva una posizione irrevocabile. A questo punto la rottura era nei fatti e fu poi sancita pochi minuti dopo, fuori dalla casa comunale, dopo il fallimento dell’apprezzato tentativo di Enzo Di Nicola di farci recedere dai nostri intenti. Questi i fatti. Maraio impari a fare il suo mestiere politico e a non offendere le persone»

Le Cronache

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