Lo scontro su Montevescovado, botta e risposta tra candidati

Montevescovado pomo della discussione tra Schiavo e Torquato, ma interviene il grillino Prospero Ferrara.

La vicenda prefabbricati di Montevescovado sta diventando l’argomento all’ordine del giorno di questi sgoccioli di campagna elettorale. A fare il punto il candidato pentastellato Antonio Prospero Ferrara: “Volete sapere come avrei risolto il problema di Montevescovado? Se fossi stato un qualunque parlamentare della Repubblica Italiana, avrei chiesto a tutti i residenti di quel quartiere di alzarsi alle 4:00 del mattino, prendere bagagli e figli e li avrei accompagnati ad occupare i mega palazzoni che sono stati realizzati nella nostra città, col benestare delle varie amministrazioni che si sono susseguite nel corso degli anni. Perché non è possibile che delle persone, per ben 37 anni, hanno dovuto vivere in dei moduli abitativi che dovevano durare 5 anni e che tutt’ora vivono tra infiltrazioni d’acqua, umidità e l’amianto. Si, proprio quell’amianto che purtroppo, in maniera silente, ha provocato e provocherà tanti danni alle persone vi risiedono”.

Questione che ha visto anche lo scontro con botta e risposta tra il candidato sindaco Alfonso Schiavo ed il sindaco uscente Manlio Torquato. Il tutto nasce da una dichiarazione del candidato della sinistra ex assessore della Giunta Romano rilasciata ai colleghi del Risorgimento Nocerino: “A differenza di quanto esiste a Montevescovado, quindi, noi immaginiamo che in suoli di proprietà del Comune, come quelli presenti a via Napoli, possano essere utilizzati in maniera molto più efficace ed efficiente per poter investire i dieci milioni di euro, lasciando maturare nei suoi tempi la problematica amministrativa e penale che grava invece sui suoli di Montevescovado”. Non si è fatta attendere la risposta di Manlio Torquato: “L’idea sarà pure rivoluzionaria ma i terreni di Via Napoli nell’attuale PUC approvato sono già destinati ad ERS (Edilizia Sociale)”. Schiavo ha però replicato: “Caro Manlio Torquato, la rivoluzione sta nel fatto che ho pensato io a dirottare i 10 milioni di Iacp Salerno su quelle aree che sono libere da vincoli giuridici e consentirebbero un iter costruttivo molto rapido e certo. Ti invito a rivedere la tua posizione in merito. In alternativa fallirebbe il progetto una seconda volta. Se sarò sindaco seguirò questa strada. Sono intelligente, e non posso astenermi dal pensare. Vengo dal popolo e non posso che lottare per esso”. A questa osservazione pronta la controreplica del sindaco uscente:”E dell’edificio già in costruzione a Montevescovado e fermo al palo che ne facciamo dopo il tuo dirottamento, li abbattiamo? E dell’ipoteca della banca che blocca i nostri suoli? Ah, Alfonso, Alfonso, sarai pure intelligente, ma cerchiamo di dire cose sensate, con un minimo di conoscenza dei problemi. Un abbraccio”.

Ma sulla vicenda, senza interagire con i due candidati sindaci, ha esposto il suo pensiero Antonio Prospero Ferrara: “Mentre a poche centinaia di metri in linea d’aria veniva consentito ai palazzinari di turno di poter edificare palazzi grandi, belli, ipermoderni e sani, anche laddove sarebbe stato meglio realizzare spazi verdi dove far giocare i bambini. Magari proprio quei bambini che oggi affollano piazza Diaz e che tirano pallonate a destra e a manca colpendo i passanti di turno o chi è comodamente seduto su qualche panchina; spesso anziani. Ma noi del Movimento 5 Stelle siamo per la legalità e da semplice cittadino attivo, non più di 3 anni fa, provai a mettermi in contatto con lo staff dell’arch. Renzo Piano senza ottenere alcun risultato. Per chi non lo sapesse, Renzo Piano è stato nominato nel 2013 senatore a vita e gli è stato messo a disposizione un’ufficio ed un team di 30 giovani architetti, il cui fine è il recupero e la trasformazione delle periferie italiane. Ho sempre creduto nel riscatto del quartiere di Montevescovado; quartiere che sarebbe dovuto diventare fiore al’occhiello della nostra città ed esempio di moderna architettura ecosostenibile e di vivibilità. Magari, per la prima volta, si sarebbe potuto realizzare un sistema viario che consente, tramite percorsi pedonali e piste ciclabili sopraelevate e raccordati tramite ponti, di non dover attraversare quasi mai le strade carrabili. A me non interessa quale forza politica possa permettere la realizzazione di tutto ciò. A me interessa che si faccia!”. Insomma, sul finire della campagna elettorale si è animato il clima e forse Montevescovado sarà uno dei quartieri determinanti per la vittoria finale.

Giuseppe Colamonaco – Le Cronache

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