L’ex vicesindaca apre le porte, ma i tre andranno avanti da soli.
Sembra chiusa la vicenda che ha colpito recentemente il Psi di Nocera Inferiore: i consiglieri comuanli dissidenti andranno per la loro strada e non hanno alcuna intenzione di fare passi indietro. A loro dire, per quanto espresso dall’avvocato Fausto De Nicola contattato dalla nostra redazione, il partito a livello provinciale doveva confrontarsi e condividere una rosa di nomi e non imporli.
Questo modo di fare dei livelli salernitani ha allontanato i tre consiglieri, Aniello Rosati, Fausto De Nicola e Manuela Citarella che, ormai, sono determinati a formare un gruppo indipendente e non legato al Psi.
«Crediamo di essere stati abbastazia chiari, siamo fuori dal partito», ha affermato il legale nocerino-.
Stupita della vicenda Maria Laura Vigliar, già assessore della prima consiliatura e “pomo della discordia”: proprio sul suo nome quale assessore della nuova giunta del sindaco Manlio Torquato, proposto dai livelli provinciali al rieletto primo cittadino si era consumata la rottura. Come anticipato da Le Cronache ieri, i tre consiglieri volevano un rinnovamento del partito con volti nuovi in giunta anche se fossero appartenuti alla vecchia nomenklatura. Non è un caso, che i tre avrebbero accettato quale espressione del psi in Giunta anche quello dell’ex consigliere comunale Massimo Torre o di altri non eletti della lista, ma la Vigliar no.
L’ex vicesindaca, raggiunta però telefonicamente, si è detta propensa ad una rosa di nomi e a ricucire lo strappo. Il suo nome è stato sì fatto dalla direzione provinciale del partito, ma lei stessa avrebbe sicuramente accettato anche altri candidati alla poltrona di assessore.
La Vigliar vorrebbe un tenattivo ri riunire il partito con un incontro, ma De Nicola sbarra ogni possibilità di ritorno indietro.
Ora si pone la questione assessore relativo alla pista del partito socialista: chi indicheranno i tre consiglieri?
Il nome potrebbe essere scelto dalla lista del Psi?
Non sembra proprio tramontata la possibilità che assessore sia nominato proprio Fausto De Nicola ma non è detto che alla fine, anche per giustificare maggiormente la frattura con i vertici politici provinciali del Psi possa essere scelto il primo dei non eletti, Eugenio Siciliano, o gli ex consiglieri comunali Antonio Zarrella, Massimo Torre, Giovanni Iannone e Paolo Capaldo. Tutti sopra i 300 voti.
Potrebbe anche accadere che la sceltaricada su un nome non presente tra i candidati nel Psi e questo determinerebbe ancor di più la definitiva rottura tra i neo consiglieri ed il Partito.
Allo stato dei fatti il Psi sembra completamente fuori dai giochi e una potenziale ricucitura sembra lontanissima.
Il nuovo gruppo ex Psi andrà avanti da solo e deciderà per il futuro in modo autonomo, ma sempre a sostegno dell’amministrazione.
Giuseppe Colamonaco – Le Cronache