Finisce ai domiciliari anche per targhette di confezioni di oli falsificate.
NOCERA INFERIORE/MARCIANISE. Ha acquistato marche da bollo false da un nullafacente di Mariglianella, arrestati l’imprenditore nocerino Giuseppe De Marinis, ex patron della Nocerina. A procedere al suo arresto e a quello del venditore, il 72enne Giovanni Lappone di Mariglianella sono stati i carabinieri della compagnia di Marcianise con il capitano Luca D’Alessandro e il tenente Paolo Perrone.
I militari, ieri mattina, a Mariglianella, hanno arrestato in flagranza di reato l’imprenditore nocerino mentre in cambio di 100 euro acquistava da Lappone 20 marche da bollo contraffatte per il complessivo controvalore in intestazione di 400 euro. Subito dopo è scattata una perquisizione nell’auto di De Marinis nella quale sono state trovate alcune targhette per confezioni di olii carbolubrificanti della “Rs”. Dai numeri seriali, l’azienda ha verificato che non appartenevano a confezioni della sua produzione, Gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari per falsificazione, detenzione ed introduzione nello stato di valori di bollo falsificati e ricettazione in concorso.
De Marinis è stato patron della scuola calcio ma il suo nome è diventato famoso anche per il coinvolgimento in varie inchieste sulle accise non pagate sugli oli minerali attraverso un giro internazionale e altri problemi relativi sempre alle sue produzioni. Inchieste aperte in varie procure d’Italia.
Nel marzo 2014, l’ex patron della Nocerina salì agli onori della cronaca per un violento pestaggio subito per un debito usurario da parte degli emissari dal clan della ‘ndrangheta di Desio (Monza e Brianza), smantellato dalla Dda di Milano. Nei primi giorni di luglio del 2012, il clan di Giuseppe Pensabene avrebbe commesso un’estorsione a De Marinis, con l’imprenditore nocerino pestato a Milano.
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