A Scafati i servizi, a tutti i costi

Una sconcertante circostanza che per anni ha visto favorito un comune ai danni degli altri che aderiscono al consorzio intercomunale. L’ira del sindaco Servalli sulle ripercussioni per anni delle aperture notturne delle farmacie Cfi.

CAVA DE’ TIRRENI/SCAFATI. «E noi paghiamo». Così potrebbe sintetizzarsi la polemica del sindaco Vincenzo Servalli di Cava de’ Tirreni contro il servizio notturno delle farmacie del consorzio intercomunale a Scafati, i cui costi venivano pagati da tutti i comuni aderenti al consorzio.
Scrive Servalli: «Si è appreso dalla stampa locale che la Commissione Straordinaria del Comune di Scafati, insediatasi a seguito dello scioglimento degli organi del predetto Ente per infiltrazioni mafiose e camorristiche, ha promosso una riorganizzazione dei turni delle farmacie comunali che prevede, tra l’altro, il servizio di reperibilità nelle ore notturne a carico delle farmacie pubbliche e private in sostituzione del servizio notturno finora garantito solo da una delle farmacie comunali gestite del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, nonostante lo stesso non sia obbligatorio e determini dei costi di gestione di gran lunga inferiori ai ricavi della farmacia stessa.

Tra le reazioni alle misure proposte si è registrata quella dei rappresentanti della precedente Amministrazione comunale di Scafati, che hanno contestato la scelta della Commissione Straordinaria evidenziando che i costi del predetto servizio notturno “si sono sempre ammortizzati anche sui bilanci di altri comuni che sono soci del Cfi”, tra i quali anche il Comune di Cava de’ Tirreni.

Tale sconcertante circostanza risulta molto grave, in quanto l’erogazione del servizio farmaceutico nelle ore notturne a favore di una singola comunità locale avviene da anni a spese di altri comuni che, nonostante le proprie dimensioni demografiche, sono oggetto di un’ingiustificata discriminazione oltre che di un evidente danno economico. Nell’apprezzare, pertanto, le misure di razionalizzazione poste dalla Commissione Straordinaria presso il Comune di Scafati ed esprimendo sin da ora l’assoluta contrarietà dell’Amministrazione Comunale di Cava de’ Tirreni al mantenimento di attività che, ancorché dedicate solo agli utenti di un’altra città, comportino riflessi negativi sul bilancio comunale, si chiede che l’Assemblea dei Sindaci nella prima riunione utile adotti i necessari atti di indirizzo affinché la fondamentale funzione sociale delle farmacie comunali a servizio della salute degli utenti in conformità alla legislazione vigente sia assicurata attraverso un razionale e costante potenziamento dei servizi in uno ad una gestione efficiente ed economica delle risorse pubbliche, in mancanza della quale verrebbe nel tempo messa a rischio la stessa sopravvivenza delle farmacie pubbliche anche con esposizione degli amministratori a profili di responsabilità erariale».

Mario Santoccio, ex consigliere comunale di Fdi a Scafati scrive: «Il servizio notturno è previsto dalla legge solo per il comune capoluogo. Nessuno esclude poi che possa essere gestito in coordina- mento con i privati. Alla commissione chiediamo di continuare l’opera di risanamento. In tal senso bisogna azzerare anche il cda del consorzio, dice siedono ancora persone nominate dall’amministrazione sciolta per camorra. Occorre discontinuità».

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