Il professore di Economia coinvolgerà docenti universitari per il rilancio delle aree industriali nel rispetto dell’ambiente. Per settimane corteggiato da vari partiti di centro, Roberto Galisi sosterrà il sindaco uscente alle prossime elezioni.
NOCERA INFERIORE. «Perché ho rinunciato alla candidatura? Semplice ho avuto rassicurazioni da Manlio Torquato di un impegno sempre maggiore a favore dei quartieri periferici e per la risoluzione dei loro atavici problemi». Roberto Galisi, docente universitario di Economia, epressione del mondo cattolico nocerino, spiega il suo passo indietro dalla candidatura a sindaco. Nonostante fosse stato “rincorso” da molti esponenti politici regionali per candidarsi alla testa di una coalizione di centro, Galisi ha scelto di non disperdere le forze di area e civiche.
Quali sono i punti principali che l’hanno convinta a ritirare la sua candidatura?
«Confrontandomi con Manlio Torquato abbiamo convenuto che in città ci sono problemi urgenti ancora da risolvere. Bisogna completare l’azione di svolta che la sua amministrazione ha cominciato. Nei prossimi anni bisognerà risolvere il problema dell’inquinamento da traffico stradale in alcune zone di Nocera, ed esempio la fascia che è compresa tra il centro e l’area pedemontana. Un problema che persiste da anni anche tra via Pucci, Rione Arenula e il tribunale. Per fare questo è necessario creare strade alternative come l’utilizzo del binario dismesso alle spalle dello stadio che può liberare il traffico da e per Roccapiemonte, Castel San Giorgio e la Valle dell’Irno. Sarà necessario incrementare il trasporto pubblico, in particolare con la riattivazione della stazione di Nocera Piedimonte (alle spalle del tribunale) e con la costruzione di una nuova fermata sulla ferrovia Napoli Salerno all’altezza dell’ospedale “Umberto I” (nei pressi del rione Coasolla) e che può servire anche gli impianti sportivi e il Palacoscioni. Il futuro della mobilità è la trazione elettrica e quindi impiantare colonnine di rifornimento per i mezzi elettrici. Prenderei a prestito, inoltre, l’esempio dei taxi collettivi già realizzati in comuni del vesuviano che senza costi per l’Ente offrono un servizio di trasporto continuo a un solo un euro su percorsi prestabiliti».
Oltra la mobilità?
«La riqualificazione dei quartieri, specie quelle di Montevescovado. Abito proprio in questa zona e conosco i disagi del vivere in costruzioni che chiamarle case è un eufemismo. Metterò a disposizione le mie conoscenze universitarie e non solo per favorire l’edificazione dei nuovi alloggi con il superamento della strozzatura del fallimento Iacp Futura. Ovviamente, queste realtà devono essere realizzate anche con servizi per non far diventare dei dormitori quelle zone».
Si ma la gente chiede lavoro?
«Il Comune non ha la possibilità di dare direttamente lavoro, tranne qualche assunzione nelle macchina comunale. Il compito dell’amministrazione comunale non è di fare il collocatore ma di creare le condizioni affinché gli investitori impiantino attività che diano lavoro. L’esempio delle aree Pip è lampante. Negli anni è stato dato spazio ad at- tività di qualsiasi genere mentre bisognava e bisogna dare suoli e opportunità a chi as- sicura posti di lavoro, con imprese solide e legate al territorio. Su questo ambito potrò dare una mano grazie alla mia esperienza professionale anche in collaborazione con do- centi universitari che hanno sviluppato distretti industriali in varie parte d’Italia e con successo. Un nome per tutti, Patrizio Bianchi, già rettore dell’università di Ferrara del- l’Emilia Romagna ed esperto di sviluppo industriale. Sarà necessario puntare sulle nuove tecnologie».
Giuseppe Colamonaco – Le Cronache