Resterebbero in 7 a correre per la poltrona di primo cittadino.
ROCCAPIEMONTE. A poco più di un mese dalla scadenza elettorale , nella piccola cittadina dell’Agro regnano sovrane la confusione e l’eccessiva frammentazione del tessuto sociale e politico, con una abnorme ed inusuale proliferazione di liste e soprattutto di aspiranti sindaci. Attualmente, a meno di apparentamenti dell’ultima ora, resterebbero in 7 a correre per la poltrona di primo cittadino. Gaetano Fimiani, Raffaele Polichetti, Mario Polichetti, Pasquale Palumbo, Carmine Pagano, Andrea Iuliano, Gerardo Adinolfi e/o Gaetano Ciancio.
Nessuno pare intenzionato a cedere, continuando il braccio di ferro e l’esercizio di retorica. Fuori, almeno per il momento, i medici di base che non scenderanno in campo in prima persona.
Il sindaco in carica, Andrea Pascarelli, ha riconfermato pubblicamente, nel corso dei festeggiamenti in onore della Madonna di Loreto, la volontà di non ricandidarsi, anche il suo vice Guerrino Terrone non avrebbe manifestato ad oggi tale velleità, anche se i bene informati profilano all’orizzonte una sua eventuale discesa in campo per sanare definitivamente la disputa tra Adinolfi sponsorizzato da Terrone e Ciancio sponsorizzato da Pascarelli e rappresentare così la sintesi al fotofinish. Anche se la situazione potrebbe complicarsi dopo che Adinolfi avrebbe avuto l’appoggio e la benedizione del senatore Cirielli connotando marcatamente la lista e facendo storcere non poco il naso all’Udc vicino all’anima pascarelliana della coalizione.
Intanto in paese, tra post sui social e incontri più o meno riservati, continuano frenetiche le consultazioni tra le parti in vista della improrogabile scadenza di sabato 13 maggio alle 12, data ultima per la presentazione di liste e programmi. Alla resa dei conti bisognerà inevitabilmente trovare la quadra onde disperdere i voti e disorientare i circa 7 mila votanti rocchesi.
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