Tutti in difficoltà per le liste…

Spunta una nuova lista che ha come leader Manuel Capuano e Walter Longanella. Salvati, Lanzara ed Esposito già in corsa. Donato isolato. Troppi candidati sindaci, siamo arrivati a cinque e forse spunta anche il sesto.

CASTEL SAN GIORGIO. Mancano circa venti giorni alla presentazione delle liste e dei candidati sindaci e continua a regnare la confusione. Quattro, cinque, sei candidati, tutti sembrano aspirare alla poltrona di sindaco nonostante le difficoltà finanziarie ed economiche ad amministrare i comuni e i debiti esistenti. Ma qualcosa che deve interessare sicuramente c’è altrimenti ci troveremmo a discutere di follia. Siccome almeno in città i folli non sembrano abbondare e neanche sembra regnare l’amore sviscerato verso il proprio paese (altrimenti il Comune non verserebbe nello stato in cui versa), allora la ragione deve risiedere in qualche altra forma di protagonismo (chiamiamolo così).

Al momento i candidati certi dovrebbero essere Paola Lanzara, Pina Esposito, Michele Salvati, Andrea Donato e Gaetano Riso del M5S. Nelle ultime ore, però potrebbe spuntarne un altro e neanche tanto debole. Negli ultimi giorni è saltata fuori la candidatura di Franco Longanella dell’Udc, nipote del sindaco uscente. Una candidatura strana che ha insospettito più di qualche addetto ai lavori. In effetti gira che ti rigira, si è scoperto che sta nascendo un’altra aggregazione che dovrebbe vedere la candidatura a sindaco di Manuel Capuano o di Walter Longanella.

Di questa aggregazione farebbero parte Giuseppe Velluto, Francesco Spinelli, Maria Sica, Aniello Gioiella, Manuel Capuano e il gruppo vicino a Franco Longanella l’ex sindaco. Ma il dato che sembra incredibile è che a dialogare con questo gruppo ci sia anche Giovanni De Caro (dato fino a questo momento vicino a Paola Lanzara) e Fiorenza Lanzara (uomo di fiducia di Pina Esposito). De Caro e Lanzara sembrano stiano tentanto di convincere Lanzara e Esposito a fare un passo indietro in favore di questa nuova aggregazione che di fatto mette insieme i sette consiglieri che con la maggioranza Sammartino decisero di passare all’opposizione.

In verità Gioiella e Lanzara non passarono mai all’opposizione, anzi tentarono fino all’ultimo di convincere Sammartino a ritirare le dimissioni, ma ora tutti sembrano aver dimenticato il passato recente e sono pronti a gareggiare sotto la stessa bandiera pur di sconfiggere Donato che venerdì in un convegno pubblico non sembra aver riscosso la presenza di folle oceaniche come ai bei tempi. Se risultasse vero questo quadro la candidatura di Franco Longanella jr sarebbe un diversivo per depistare le attenzioni intorno ai probabili candidati mentre da altri lati Gioiella sceglierebbe da solo di fuoriuscire da FdI contando su un ipotetico “travaso” di voti da parte di Maria Sica per compensare quelli che perderebbe da parte dell’elettorato di centrodestra.

Come reagiranno la Lanzara e la Esposito a questo nuovo scenario? Difficile dirlo. Entrambe non sembrano disposte a fare un passo indietro quindi è facile immaginare che si andrà ad un regolamento di conti interno a tutte le probabili liste. Se i partiti tradizionali non ridono, anche nei cinque stelle il clima è incandescente. La candidatura di Gaetano Riso approvata dal Movimento non sembra più essere condivisa da Angelo Capuano. Qualsiasi cambiamento rischia di far saltare la lista dei grillini che rischiano di sprecare un’altra buona occasione come già due anni fa. Clima tranquillo in Fdi dove, a parte le ultime tentazioni dell’ex consigliere Gioiella (ogni riferimento al noto film è solo casuale) il ritorno di Massimo Barba sembra aver rasserenato gli animi. Barba infatti sembra essersi già incontrato con Paola Lanzara e non si esclude neanche un incontro con Andrea Donato nei prossimi giorni. L’avvicinarsi delle scadenze insomma non ha schiarito l’orizzonte ma se fosse possibile ha reso ancor più nebuloso il cielo. Tutto quello di cui ls cittadina non aveva proprio bisogno.

Gianfranco Pecoraro – Le cronache
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