Dopo il caso di meningite diagnosticata ad una universitaria l’Ateneo ha rassicurato i giovani. Studenti, docenti e autisti di bus invitati a sottoporsi alla profilassi.
FISCIANO. C’è preoccupazione tra gli studenti dell’Ateneo di Salerno dopo il ricovero di una collega nell’ospedale Cotugno di Napoli con la diagnosi di meningite meningococcica. Non appena si è diffusa la notizia dell’accaduto, l’ università ha tempestivamente avvertito gli studenti dell’intero ateneo, rivolgendosi in particolar modo a coloro che sono entrati in contatto diretto con la ragazza. Studenti, docenti e autisti delle linee di autobus sono stati invitati a rivolgersi al proprio medico generico per ogni forma di prevenzione e sopratutto per la prescrizione della chemioprofilassi. L’Asl di Salerno ha informato l’ ateneo dei corsi frequentati dalla studentessa. “Laboratorio di Storia dell’ Arte” e “Storia d’ Arte Contemporanea” nelle aule 16, 11 e 20 presso il dipartimento di Beni Culturali.
Inoltre il 3 aprile si è recata in aula informatica della biblioteca umanistica e il 31 marzo si trovava a Salerno in diversi plessi museali per un percorso culturale con i propri colleghi universitari. I vertici dell’Ateneo non hanno ritenuto necessario prendere ulteriori provvedimenti, oltre l’avviso pubblicato anche sulla home del proprio sito web in quanto il caso al momento è stato ritenuto alquanto isolato. Tra gli studenti c’è un evidente preoccupazione, ma non si è creato un particolare allarmismo, anche grazie all’informazione sui diversi casi avvenuti in diverse zone della penisola nei mesi passati.
Ma alcuni interrogativi rimangono ancora senza risposta fra i ragazzi che oggi si sono recati verso le proprie aule. <Mi chiedo come contengono il contagio fra noi studenti– si chiede Luca D’Avino, studente di Lettere e Filosofia – sopratutto per i ragazzi che sono entrati in stretto contatto con la ragazza. Inoltre credo che debbano prendere provvedimenti maggiori, oltre che diffondere semplici avvisi che potrebbero creare allarmismi inutili. Per ora non sembra ci sia un tale rischio, ma in situazioni del genere è quasi inevitabile e pericoloso diffondere una generale preoccupazione che nel campus può dilagare facilmente> continua lo studente di lettere. <Penso che l’università abbia agito in maniera tempestiva ad avvisare tutti gli studenti. Chiudere l’università sarebbe stato alquanto inutile, essendo che la ragazza non frequenta più i propri corsi. Sostiene una studentessa di Economia, facoltà lontana da Beni Culturali. Non sembra esserci un sostanziale pessimismo nei confronti dell’ argomento, in quanto la vita universitaria sembra svolgersi come sempre. La aule non sono vuote e le varie associazioni studentesche presenti in ogni facoltà funzionano sempre come punto d’incontro. Molte hanno esposto avvisi lungo i corridoi, e augurano una veloce guarigione per la ragazza colpita. Gli studenti stanno dimostrando di saper gestire la situazione, che non deve essere giudicata superficialmente. Per alcuni studenti non vi è da preoccuparsi, ma la prevenzione deve comunque essere effettuata.>
<A molte persone è stato detto di stare abbastanza tranquilli, visto il caso isolato. Però penso che la prevenzione non sia mai troppa per se stessi e per chi ci circonda, quindi credo che consultare un medico non sia mai una cattiva idea> spiega una ragazza iscritta alla facoltà di medicina e chirurgia, Federica di Filippo.
La studentessa colpita è ora ricoverata presso l’ ospedale Cotugno di Napoli. L’ Asl di Salerno fa sapere che è aperto uno sportello informativo che può essere consultato per qualsiasi interrogativo chiamando i seguenti numeri: 089691111 (centralino) – 089692918 – 089692914.