«Pascarelli e Terrone responsabili del fallimento»

Trezza e Avagliano addossano la colpa al sindaco e al suo vice.

ROCCAPIEMONTE. «Un terremoto a due mesi dalle elezioni». Così aveva definito la decisione del sindaco Pascarelli, Luisa Trezza, uno dei tre assessori revocati. Poi la dichiarazione congiunta dell’ex assessore Trezza e uno dei colleghi di Giunta anche questi revocati, Domenico Avagliano.

«Con un atto unilaterale e senza alcuna responsabilità nei confronti del progetto amministrativo -scrivono i due ex assessori-, il sindaco Andrea Pascarelli dopo la seduta di giunta odierna, alla quale non abbiamo partecipato, ha ritirato le nostre deleghe assessoriali, ponendo di fatto la parola fine ad un rapporto di fiducia e collaborazione. Il dissenso che abbiamo manifestato riguarda la definitiva adozione della proposta del nuovo strumento urbanistico. Vogliamo solo ribadire con forza che il 5 gennaio scorso una pseudo proposta di Puc fu già adottata, con un atto di forza da parte di Pascarelli, e che in quell’occasione la nostra assenza in Giunta manifestava già la nostra contrarietà politica e le nostre forti perplessità. Esse riguardavano, principalmente, la mancata attività di condivisione degli obiettivi con gli attori del territorio e con i cittadini. Inoltre, le azioni previste dal Puc andavano, senza alcuna logica, a valorizzare nuove edificazioni invece di un’attività di recupero urbano che avrebbe contribuito a dare ossigeno alle attività edilizie del territorio. Si trattava, e si tratta, di un piano asettico, senza nessuna strategia occupazionale, anzi in rigetto di qualunque attività produttiva e di logica di rete con i Comuni limitrofi. Le nostre osservazioni, i nostri dubbi e le nostre preoccupazioni si sono rivelate fondate in quanto sia la Provincia che l’Autorità di Bacino hanno di fatto bocciato circa il 50% della proposta urbanistica sostenuta da Pascarelli e Terrone. Nel campo delle nostre competenze abbiamo sempre dimostrato di agire nell’esclusivo interesse dei cittadini di Roccapiemonte, con risultati visibili e concreta- mente verificabili nei settori delle Politiche Sociali e dell’Ambiente. Abbiamo più volte chiesto in questi mesi, durante i quali lo strumento urbanistico è stato oggetto di osservazioni, un confronto limpido e di merito. Il Sindaco oggi ha portato in Giunta una pro- posta che non rispondeva ad alcuna osservazione formulata dalla Provincia e dall’Autorità di Bacino, motivo per il quale come atto di responsabilità, per evitare che i cittadini fossero ingabbiati nelle logiche di un piano che non contiene alcun elemento di sviluppo per Roccapiemonte, e dopo aver constatato che il Sindaco ha preferito andare avanti caparbiamente e senza fornire spiegazioni, in coerenza con quanto fatto alcuni mesi fa, non abbiamo partecipato alla Giunta, che avrebbe portato a proseguire un cammino confuso ed incerto, a danno dei cittadini tutti.Le responsabilità di questo caos sono da imputarsi esclusivamente al Sindaco e al vicesindaco Terrone, gli unici presenti in Giunta questa mattina -ieri per chi legge-, che dovranno spiegare ai cittadini di Roccapiemonte le ragioni che hanno portato al fallimento del loro mandato».

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