E’ l’ex presidente dei Giovani del partito la nuova vittima. La tensione cresce anche in vista della tornata elettorale. Terzo attentato nei confronti di un esponente di Fratelli d’Italia. La solidarietà del candidato a sindaco Pina Esposito.
Ancora un altro attentato, ancora un altro esponente di Fratelli d’Italia coinvolto. Questa volta le fiamme sono state appiccate all’autovettura del giovane Domenico Rescigno, l’ex presidente dei giovani di Fdi che doveva essere una delle punte di diamante della prossima lista per le elezioni amministrative. Sono oramai circa dieci le auto danneggiate dalle fiamme o alle quali sono stati tagliati i pneumatici e negli ultimi due casi si tratta di esponenti di Fdi. Troppe le coincidenze per non ricondurre i fatti a questioni politiche e troppi i casi per non far gridare ad un allarme che nessuno sembra ascoltare.
A Castel San Giorgio è emergenza sicurezza e a non rendersene conto sembra siano proprio coloro che invece dovrebbero garantire la tranquillità dei cittadini. Né sembra sia stata chiesta una riunione urgente del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Probabilmente il fenomeno non interessa o si aspetta che colpisca solo determinate persone. Nella notte tra mercoledì e giovedi in via Guerrasio, la strada più centrale del paese, dove è situata una banca, l’ufficio postale principale, una stazione di servizio e numerosi negozi la Ypslon del giovane Rescigno ha preso fuoco intorno alle quattro. Era parcheggiata nel vicoletto lungo la strada. Fortunatamente il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri della compagnia di Mercato San Severino ha ridotto di molto i danni limitati alla parte del cofano anteriore, ma la paura comincia a serpeggiare nel paese.
Cosa sta accadendo? Perché gli ultimi episodi riguardano esponenti di Fdi? Perché non si riesce ad acciuffare nessun attentatore?
Al giovane Rescigno, figlio di Massimo, dirigente Inps, e nipote di Ubaldo Rescigno ex vicesindaco di Castel San Giorgio sono giunte le solidarietà degli altri candidati Pina Esposito: «Un fenomeno allarmante sul quale va fatta piena luce». Paola Lanzara: «Mai la lotta politica era arrivata ad un simile livello di imbarbarimento». Michele Salvati: «Il deputato Cirielli con un comunicato aveva lanciato l’allarme già qualche giorno fa, ma come spesso accade è rimasto inascoltato salvo poi a prendere atto che aveva ragione. Probabilmente il tentativo di rinnovamento che vogliamo portare a compimento nel paese comincia a dare fastidio a qualcuno».
Nelle vicinanze esistono numerose telecamere sia della vicina banca che dell’ufficio postale che dei numerosi negozi. Non dovrebbe essere difficile riuscire a risalire agli autori dell’attentato considerando che anche per l’incendio all’auto dell’ex consigliere comunale Aniello Gioiella (quest’ultimo avvenuto a Nocera Superiore) sembra che sulla Statale 18 le telecamere abbiano ripreso strani movimenti proprio nel parco dove abita l’imprenditore da sempre esponente della destra locale.
L’escalation delle fiamme nasconde motivazioni ancora sconosciute. La lotta politica non ha ancora raggiunto livelli di guardia. Cosa succederà ora che ci si avvicina alla data delle elezioni?
Gianfranco Pecoraro – Le Cronache