Giunta a Roccapiemonte? Una crisi del… Puc!

Le gravi accuse di Luisa Trezza. Anche M5S interviene duramente.

ROCCAPIEMONTE. E’ tutta una questione di Puc. Sembra questo il punto focale della crisi che ha portato a revocare le deleghe di Luisa Trezza, Domenico Avagliano e Umberto Ferrentino da parte del sindaco.

Scrive Luisa Trezza: «Revocare un assessore e nominarne un altro rientra nelle piene facoltà di un sindaco, ma revocare un assessore che non intende assecondare logiche di potere e che non condivide uno strumento urbanistico che ritorna in giunta a meno di 2 mesi dalla scadenza del mandato elettorale, con una maggioranza ridotta ai minimi termini che per approvare un regolamento Tari deve aspettare la seconda convocazione di consiglio comunale in quanto nella prima non ha il numero legale, una maggioranza inesistente dinanzi ai problemi veri del paese, ebbene revocare tre assessori per queste motivazioni ed in questo scenario sa tanto di beffa e di sopruso, non tanto nei riguardi degli assessori in questione bensì della cittadinanza tutta! Una mossa scellerata ed incomprensibile. Perché il Sindaco vuole approvare a tutti i costi la proposta di Puc? Perché è disposto non solo a sbattere fuori dalla porta ben 3 assessori su 4 ma a nominarne di nuovi a meno di 2 mesi dal ritorno alle urne? Approvare la proposta in giunta non equivale certo ad adottare lo strumento urbanistico , una volta approvata in giunta, la delibera che contiene le modifiche imposte dall’Autorità di Bacino e dalla Provincia, deve obbligatoriamente ritornare all’Ufficio di Piano che dovrà necessariamente modificare il Piano, dopo di ché sarà inviato agli Enti Competenti per l’ottenimento dei pareri di conformità ( VAS Regione Campania,Autorità di Bacino-Soprintendenza Archeologica e Ambientale). Una volta ottenuti i pareri favorevoli il Piano dovrà andare in Provincia di Salerno dove sarà valutata la sua conformità e regolarità rispetto al Ptcp ( Piano territoriale di coordinamento provinciale ) Solo dopo il placet ultimo della Provincia, il Puc dovrà essere approvato in Consiglio Comunale».

Sul PUC cade la giunta Pascarelli, ieri ritirati anche gli incarichi di assessore: l’unico ad essere in giunta, Terrore. Una situazione paradossale a quasi un mese dalle elezioni. Secondo il sindaco il Puc è stato un passo importante e decisivo e dopo i costi affrontati, non vararlo sarebbe sbagliato. Diversa invece la posizione degli ex assessori che, già l’altro ieri, hanno manifestato tutto il proprio dissenso. Il sindaco Pascarelli intanto ha nominato due nuovi assessori: Roberto Lambiase e Gerarda Torino.

Nella vicenda si inserisce il M5s che, relativamente ai costi del Puc, ha scritto in una nota: “Noi siamo semplicemente senza parole. Un immenso sperpero di denaro pubblico comunicato in “via emozionale” per lasciar intendere la nobiltà d’azione”. Un situazione che probabilmente avrà strascichi anche in campagna elettorale”. I grillini hanno aggiunto: “Pensate se la Tari fosse diminuita di 170mila euro, al posto di solo 70 mila. Cinque anni e 178.000 euro per un progetto non approvato“.

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