E le pulci continuiamo a farle…

 “Sotto osservazione” altri tre nomi di probabili candidati.

CASTEL SAN GIORGIO. Cronache continua la sua analisi sui possibili candidati a Castel San Giorgio sui quali pendono vicende che potrebbero rendere questi personaggi non proprio cristallini dal punto di vista del cambiamento dei metodi amministrativi e del rinnovamento rispetto alle pratiche del recente passato.

Dopo aver analizzato le posizioni ed i trascorsi di Andrea Donato, Franco Longanella e Aniello Gioiella al cronista salta agli occhi un altro fedelissimo di Andrea Donato: Aniello Capuano.
In verità l’infermiere che durante la giunta Sammartino ha rivestito anche il ruolo di assessore, deve la sua ascesa politica ad Antonio Lubritto ma in corsa il paramedico ha finito per schierarsi con il medico e quindi è approdato alla corte di Donato.

Aniello Capuano ha nel suo palmares il prestigioso riconoscimento di aver fatto cancellare dall’albo regionale delle Pro Loco, la Pro Loco di Castel San Giorgio. Capuano è stato per molti anni il presidente della Pro Loco sangiorgese e secondo i dirigenti regionali del settore, non avrebbe presentato nei termini previsti i bilanci dell’associazione costringendo la Regione ad adottare il provvedimento di cancellazione. Un esempio fulgido, direbbe qualcuno, di sana e corretta amministrazione, che si candiderebbe, dopo la Pro Loco, ad amministrare anche il Comune sangiorgese.

C’è poi Vincenzo Lamberti, altro personaggio legatissimo a Donato. Nella San Giorgio Servizi, la società in house del Comune, lavorano un suo cugino ed un nipote della moglie.
Ad uno dei suoi parenti l’amministratore della società in house, Antonietta Fasolino, riconobbe il ruolo di responsabile tecnico, per poi ritirare l’atto quando l’ex direttore tecnico decise di denunciare la società chiedendo tutte le spettanze arretrate. Anche l’amministratore della società in house, Antonietta Fasolino, è stata la prima amministratrice a collezionare ben due cause di lavoro ed una sua eventuale candidatura (è stata già candidata con Sammartino sindaco non riuscendo ad essere eletta) in caso di danno erariale, diventerebbe incompatibile con la carica di consigliere comunale.

Ci sono poi altre posizioni anomale, come quella di un legale che da consigliere delegato al contenzioso affidò ad un legale di Roccapiemonte alcune cause comunali e quest’ultimo, all’epoca dei fatti, assessore al Comune di Roccapiemonte, si ritrovò a fare lo stesso per il legale di Castel San Giorgio. Non si sa se questo avvocato si candiderà ma in tutti i casi la sua ultima posizione politica, dopo aver girovagato tra Udeur, Pdl e Fdi sembra si sia fermata, al momento, vicina al Pd.

Ci sono poi tutta una serie di posizioni riguardanti dirigenti e funzionari comunali sui quali si è concentrata l’attività della Procura presso la Corte dei Conti di Napoli. Ma questa è un’altra storia che vi racconteremo nei prossimi giorni.

Le Cronache
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