Dati errati, indirizzi sbagliati. Ci sono anche defunti

In nota firma del commissario D’Angelo le spiegazioni.

NOCERA INFERIORE. Sono arrivati ai cittadini dell’Agro sarnese – nocerino, i bollettini per il pagamento del tributo al Consorzio di Bonifica Integrale comprensorio Sarno.
In una nota a firma del commissario avvocato Mario Rosario D’Angelo, sono riportate le spiegazioni del tributo: per fabbricati e terreni. Purtroppo in qualche caso, come segnalato da alcuni cittadini, nel foglio delle proprietà ci sono diversi errori.
Innanzitutto il Consorzio non tiene conto delle unificazioni cata- stali già comunicate da anni, riportando particelle che non esistono più.

Inoltre gli indirizzi sono sbagliati, nomi vecchi delle strade e con numeri civici diversi dagli attuali. Ma le sorprese non mancano. Nella descrizione relativa ai proprietari, ci sono nomi di persone defunte da anni. Allora per tutti questi errori, sorge una domanda: ma di quali dati è in possesso il Consorzio? Com’è possibile che il nuovo commissario non si sia accorto di questi errori? Eppure ha inviato una nota esplicativa che spiega tutte le caratteristiche del tributo, ma non si è accorto di dati obsoleti e non aggiornati.

Consorzio di bonifica che, ultimamente, insieme ai comuni di San Valentino Torio e di Nocera Inferiore sta effettuando stretti controlli sugli sversamenti abusivi nel canale di Fosso Imperatore: chiusi già alcuni scarichi illegali. Ma se da un lato l’ente provvede alle tematiche di competenza, dall’altro si dimentica della pulitura di alcuni canali, in particolare nella zona in periferia di Fiano e San Mauro.

Le bollette arrivano, un tributo a volte pazzo e contestato più dai cittadini. Ciò che incuriosisce, è che almeno sui canali che sono di competenza del Consorzio di bacino, il dazio a cui sono sottoposti i cittadini non si traduce in un buon servizio.
Un esempio su tutti, lo stato pessimo di detti letti, non dovrebbe nemmeno esserci vista l’esistenza di questo ente; per non parlare dei due torrenti che attraverso Nocera Inferiore: ma qui la questione coinvolge direttamente la Regione Campania.

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