D’Acunzi: è conto alla rovescia

Tre in pole per sindaco: Torquato, Schiavo e D’Acunzi. M5S e Lanzetta le sorprese. Solo i primi due classificati nell’Olimpo. Alto rischio figuraccia. L’industriale al lavoro per la candidatura anche se ufficialmente riflette ancora.

NOCERA INFERIORE. Riflessione, riserva, candidatura. Questi in sintesi i passaggi che l’imprenditore conserviero di Nocera Superiore, Pasquale D’Acunzi, ha sostenuto relativamente alla sua discesa in campo.
Si rafforza l’idea della candidatura nel centrodestra. Ormai le voci che corrono in città confermerebbero questa tesi. Presto saranno scoperte le carte, forse dopo le festività pasquali. Un tira e molla dettato dalla possibilità di intraprendere una campagna elettorale da protagonista, ecco perché D’Acunzi ha scelto una posizione attendistica.

Politico di lungo corso e navigato – è stato anche consigliere regionale eletto nel listino e presidente dell’Arlas, l’agenzia per il lavoro poi mandata in liquidazione dal Governatore della Campania, Vincenzo De Luca – difficilmente farebbe salti nel buio, anche perché in caso di elezione alla poltrona di primo cittadino, l’impegno dovrà essere totale, lasciando dietro si sé il lavoro (è responsabile dei mercati esteri della sua azienda) e la famiglia. Poi, dedicarsi ad una Città come Nocera Inferiore, non è cosa semplice.

La strategia di D’Acunzi è chiara: puntare al ballottaggio. Troppo frammentato il fronte elettorale, sperare in una vittoria al primo turno sarebbe utopistico, quindi un lavoro ai fianchi è sicuramente la strada migliore da percorrere. Ma con Pasquale D’Acunzi candidato a sindaco lo scenario elettorale cambia completamente, s’innescherebbe un meccanismo bipolare, forse anche tripolare. La corsa vedrebbe tre candidati big darsi battaglia: Manlio Torquato, Alfonso Schiavo e Pasquale D’Acunzi. E la lotta per il secondo posto al ballottaggio sembra, per ora, tra D’Acunzi e Schiavo: chi arriva terzo rischia fortemente di chiudere con la politica.

Se l’imprenditore nocerino può godere dell’apporto stringente di Edmondo Cirielli e Alberico Gambino, Schiavo ha dalla sua gli ex del Pd, Antonio Iannello e compagni, oggi in Mdp: appoggi ufficiosi e non ufficiali. Certo le sorprese non mancheranno, una su tutti quella del Movimento Cinque Stelle che, rispetto a cinque anni fa, ha rafforzato le fila e punta sull’alternativa rispetto allo schema classico proposto.

Ma attenzione alla mina vagante Tonia Lanzetta, il suo è un programma chiaro e molto partecipativo. In questa tornata elettorale non dovrebbero esserci sorprese, ma come sempre l’imponderabile è dietro l’angolo ed anche un eventuale secondo posto potrebbe essere aperto ad altri candidati e così chi sulla carta rischia di fare un tragico terzo classificato, se farà il quarto incornicerà una memorabile e inappellabile sconfitta.

Giuseppe Colamonaco – Le Cronache
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