Rapina alla Banca Sella: in tre portano via 60mila euro, caccia aperta ai banditi

Il colpo è stato messo a segno ieri pomeriggio verso le 16,05, uno dei malviventi era armato, altri due a volto travisato.

CAVA DE’ TIRRENI. Rapina ieri pomeriggio alla filiale della Banca Sella, in corso Mazzini, proprio di fronte ai caselli dell’autostrada, l’irruzione è avvenuta verso le 16,05: tre banditi, certamente tutti di sesso maschile, di cui uno armato di pistola e due a volto travisato, si sono introdotti all’interno dell’istituto di credito, dove sono subito passati all’azione. Hanno minacciato dipendenti e clienti, li hanno immobilizzati e spinti in gruppo per poi radunarli in un angolo della sala. Dopodiché, hanno atteso l’apertura a tempo della cassaforte, dalla quale hanno prelevato tutti i contanti, passando nel giro di pochi minuti ad occuparsi delle casse, che hanno svuotato di tutto il denaro come avevano già fatto con la cassaforte.

Il raid è durato circa una diecina di minuti, nessun colpo è stato sparato e nessuna persona è rimasta ferita o vittima in qualunque altro modo. Secondo i primi accertamenti, i rapinatori sono scappati con un bottino di non meno di 60mila euro. Si è trattato senza dubbio di professionisti, specialisti anzi. L’allarme è stato lanciato dal personale della banca e da clienti immediatamente dopo la fuga dei malviventi, sul posto si sono precipitati gli agenti del locale commissariato di polizia i quali hanno iniziato ad interrogare quanti erano stati presenti alla rapina negli spazi della filiale e anche fuori, sono stati così raccolti i primi indizi che si potrebbero rivelare utili per l’identificazione dei banditi.

Inoltre, sono state sequestrate le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso in funzione nella banca e quelle all’esterno, negli spazi pubblici. Non è da escludere che il terzetto potesse provenire dal vicino Agro nocerino sarnese o anche dall’altrettanto vicino hinterland della provincia di Napoli, marcatamente dalle zone vesuviane, da dove spesso si compiono frequenti scorrerie di bande di malviventi verso il salernitano.

AR.- Le Cronache
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