Già raccolte tremila firme per dire no all’arrivo dei migranti

Presto un confronto con Gravagnuolo, Festa e Giovanni Romano. rande partecipazione all’iniziativa dell’associazione “I sorveglianti del Casale di S.Anna”. Il Pd : «Non possiamo negare l’accoglienza».

CAVA DE’ TIRRENI. ‘’Migranti si, migranti no la terra della discordia’’ sintetizzata la questione che anima valle e popolazione metelliana a ventuno giorni dalla scadenza del termine per l’adesione allo ‘’Sprar’’ al quale il Comune ancora deve dare risposta e chiarificare la sua posizione circa l’arrivo di 150 migranti che nelle ultime settimane ha diviso e continua a dividere la cittadinanza che nel dubbio ‘’sicurezza’’ in massa aderisce alla petizione popolare indetta dagli avvocati Senatore, Alfonso e Marco rispettivamente ex assessore delegato alla sicurezza all’interno della Giunta Gravagnuolo ora presidente del sodalizio culturale ‘’I Sorveglianti del Casale di Sant’Anna’’; e presidente di ‘’Civitas 2.0’’.

Circa tremila firme già raccolte e fogli per le adesioni presenti in quasi tutte le attività produttive cittadine dopo la folla ai gazebo allestiti per documentare le adesioni sabato e domenica scorsa ai quali hanno partecipato l’avvocato Lello Ciccone di Forza Italia, l’avvocato Michele Cuozzo ex coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, il primo cittadino del Comune di Palinuro esponente di Fratelli d’Italia Michele de Lucia, l’avvocato Matilde Milite già presidente dell’Ausino, il Consigliere comunale Vincenzo Lamberti del Comune di Cava de’ Tirreni, il Consigliere provinciale Gregorio Fiscina e che avranno replica giorno diciotto e diciannove marzo in piazza Vittorio Emanuele III, salvo cambi di denominazione.

Oltre agli esponenti della Chiesa locale intervenuti contrariamente alla petizione promossa e duramente replicati da ‘’Civitas 2.0’’ tramite le parole del presidente Marco Senatore che non esita a ricordare agli alti esponenti della diocesi Amalfi-Cava de’ Tirreni dell’esistenza di appartamenti e di locali lasciati in donazione alle parrocchie utilizzabili per il nobile scopo dell’accoglienza del quale non si può fare carico solo l’Ente comunale, nel caso di specie Cava de’ Tirreni ove mancano i requisiti idonei per un’accoglienza civile che non crei disagi alle comunità ospitanti ed agli stranieri ospitati. Allontanando le accuse di xenofobia e razzismo la questione si sposta sulla sicurezza cittadina che potrebbe risentire di persone non perfettamente integrate da aiutare nei propri confini d’origine cercando di dirimere i conflitti che attanagliano quelle zone del mondo, evitando dunque sincronicamente il malaffare che gravita intorno al fenomeno immigrazione ed all’ignoranza dei comportamenti estremi che vedono il diverso come essere da cacciare.

In merito alla questione interviene anche il Consigliere Franco Manzo in rappresentanza del blocco Pd cittadino:«Non possiamo negare l’accoglienza, ce lo impone la nostra coscienza, la nostra costituzione e la nostra formazione cristiana. La storia del popolo italiano dovrebbe far riflettere. In merito alla petizione di cui si vocifera non posso far altro che bocciarla in quanto chiude la porta a priori e non si sforza di ragionare sulle soluzioni più idonee». In merito alle soluzioni più idonee citate dal Consigliere Manzo, ‘’Civitas 2.0’’ è in fase di allestimento di un grande convegno al quale, moderato da Pasquale Petrillo, parteciperanno, tra i tanti, il Professore Luigi Gravagnuolo, ex sindaco della città di Cava dè Tirreni,. Cesare Festa ex consigliere comunale di Salerno e Giovanni Romano, ex assessore regionale già sindaco di Mercato San Severino. mentre il Consigliere Pasquale Senatore commenta:«Siamo tutti cristiani, ma sarebbe, come soluzione più idonea, portare aiuto a queste popolazioni in fuga, nella loro terra».

Adriano Rescigno – Le Cronache
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