Il procuratore aggiunto a Salerno ha ottenuto 21 voti dal plenum del Csm, mentre pochi sono andati al suo competitor Erminio Rinaldi anch’egli procuratore aggiunto di Salerno.
Subentra così al procuratore Gianfranco Izzo andato in pensione al 31 dicembre 2015.
A settembre scorso, la commissione del Csm aveva tributato tre voti su sei (gli altri tre erano andati a Rinaldi e uno al reggente dell’ufficio nocerino, Amedeo Sessa). Il plenum dà la vittoria a Centore, vicino di stanza a Palazzo di giustizia a Salerno del concorrente Rinaldi.
Centore ha svolto importanti processi contro la criminalità organizzata. Il suo nome è legato all’inchiesta “California” sui rapporti tra politica e camorra nella Piana del Sele, nel quale chiese l’assoluzione per l’ex ministro Carmelo Conte. Poi assolto. Nel tempo ha acquisito anche una particolare formazione nella lotta alla criminalità attraverso la confisca di beni provenienti da attività illecite.
Nocera è una procura prestigiosa, sia per chiudere la carriera e sia per iniziarla quale trampolino di lancio. Troverà carichi di lavoro notevoli: basti pensare che il numero di fascicoli assegnati ad ogni sostituto è il triplo di quello di un collega salernitano. Carichi di lavoro appesantiti dall’accorpamento delle sedi giudiziarie di Cava de’ Tirreni e di Mercato San Severino, senza che fossero destinati magistrati e personale amministrativo in numero sufficiente.
Ogni pm è costretto a fare più turni rispetto a un collega salernitano, ad affrontare una criminalità più complessa di quella del capoluogo campano, che è attiva anche nel settore economico.
Per affrontare questa situazione, il neo procuratore della repubblica di Nocera Inferiore avrà a disposizione non solo pochi colleghi anche al settore giudicante (il che significa il prolungarsi di processi e quindi un maggior impegno di udienze) ma anche un numero di cancellieri e in generale del personale amministrativo drammaticamente inferiore alle necessità.
Pochi anche gli uomini destinati alle sezioni di polizia giudiziaria dei carabinieri, della polizia e della guardia di finanza che affrontano anche inchieste poderose, come ad esempio le truffe per centinaia di milioni di euro all’Inps o le sparizioni dei carichi di merce trasportata da infedeli camionisti, per non parlare delle indagini sulle sostanze stupefacenti.
Dall’altro canto avrà a disposizione investigatori e pm con provata esperienza, capaci di lavorare da soli anche in casi difficili e di arrangiarsi con i pochi mezzi che hanno.
Antonio Centore fa parte della corrente Unicost, in seno all’Associazione nazionale magistrati ed ha un buon rapporto con gli avvocati. E’ notoriamente appassionato di moto. Al neo procuratore gli auguri di un buon lavoro da parte di Le Cronache.
Giuseppe Colamonaco – Le Cronache